Orig.:Stati Uniti(1998)- Sogg.:ispirato alla omonima serie televisiva - Scenegg.:Akiva Goldsman - Fotogr.(Scope/a colori):Peter Levy - Mus.:Bruce Broughton - Montagg.:Ray Lovejoy - Dur:120' -Prod.:Prelude Pictures.
Interpreti e ruoli
William Hurt (John Robinson), Mimi Rogers (Maureen Robinson), Heather Graham (Judy Robinson), Lacey Chabert (Penny Robinson), Jack Johnson (Will Robinson), Gary Oldman (Dottor Smith/Spider Smith), Matt LeBlanc (Don West), Jared Harris (Will da grande), Mark Goddard. (Generale)
Soggetto
E' il 30 settembre dell'anno 2058. Per fronteggiare i caccia della rivolta ormai in arrivo,è necessario trovare un altro pianeta abitabile della galassia, su cui portare gradualmente gli abitanti della Terra. Si organizza una missione a capo della quale è il maggiore Don West, mentre il resto dell'equipaggio è costituito dal capitano John Robinson e dalla sua famiglia, la moglie Maureen e i figli Judy,Penny e Will.L'astronave Jupiter parte così alla volta del pianeta Alpha Prime. Dopo un inizio tranquillo, cominciano i primi guai. L'astronave deve difendersi dall'azione di sabotaggio messa in atto dal perfido dottor Zachary Smith, che vuole contrastare il progetto. Nel preparare la difesa, lo Jupiter incontra la nave fantasma Proteus.L'equipaggio vi entra e incontra insetti e ragni di metallo. La nave esplode e il gruppo atterra sul pianeta previsto. Smith però è ancora in agguato e cerca di corrompere West. John e gli altri si muovono sul pianeta,passano una porta,entrano in una dimensione dove incontrano un uomo che è il figlio piccolo Will da grande. La bolla gelatinosa che inglobava quel luogo esplode. Gli altri tornano sullo Jupiter, John non c'è,sembra morto, ma arriva poco dopo, abbracciato dalla moglie. Il campo di gravità sta collassando.Lo Jupiter rientra nello spazio terrestre.Willie, piccolo,osserva il tutto ed esclama:"Forte!".
Valutazione Pastorale
La serie televisiva "Lost in space" fu trasmessa alla televisione americana tra il 1965 e il 1968, incontrando un grande successo di pubblico. Per la prima volta raccontava di una famiglia, scelta tra innumerevoli volontari, che si offriva di trasformarsi in pioniera dello spazio. E' interessante, e per certi versi inquietante, notare che, dovendo collocarsi nel futuro, quella serie era ambientata nel 1997, ossia una trentina di anni più avanti. Oggi, per riproporre quel serial di successo, si è scelto l'anno 2058, cioè 60 anni dopo: un margine un po' più ampio diventa indispensabile. Comune rimane la scelta di mettere al centro della storia un nucleo familiare, molto unito ma non tutto convinto circa l'utilità dell'azione intrapresa. Come è forse inevitabile, gli effetti speciali,oggi moltiplicati dalle animazioni computerizzate,segnano la sostanziale differenza con la serie precedente. Ma i produttori hanno avuto il buon senso di mantenere intatte le atmosfere un po' 'casalinghe' del racconto. La regia così riesce a far andare di pari passo i pirotecnici giochi spaziali e un tono minimo, raccolto, quasi quotidiano. Ne risulta un film di fantascienza 'a portata di mano', facile ma non banale, misurato sulla ricerca di altri mondi ma non difficile o cerebrale. Senza pedanterie o didascalismi, la famiglia rimane al centro di questo viaggio verso l'ignoto come punto di riferimento non eliminabile. L'avventura è gradevole e il film, dal punto di vista pastorale, è da considerare positivo nella sua estrema semplicità.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria come spettacolo per tutti.Può essere recuperato in proposte sull'argomento fantascienza.