L’OSTAGGIO *

Valutazione
Discutibile, Crudo
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Robert Young
Durata
98'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
HOSTAGE
Distribuzione
Columbia Tri Star Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Arthur Hopcraft basato sulla novella "No place to hide" di Ted Allbeury
Musiche
Richard Harvey
Montaggio
Tariq Anwar

Sogg.: basato sulla novella "No place to hide" di Ted Allbeury - Scenegg.: Arthur Hopcraft - Fotogr.: (normale/a colori) Alex Philips - Mus.: Richard Harvey - Montagg.: Tariq Anwar - Dur.: 98' - Produz.: Tom Kinninmont

Interpreti e ruoli

Sam Neill (John Rennie), Talisa Soto (Joanna), Art Malik (Khalim Said), Cristina Migueras (Gabriella), Michael Kitchen (Fredericks), Jean Pierre Reguerraz (Juan), Jamex Fox (Hugo Paynter), Elizabeth Garvie, Nigel Hastings, Trevor Bannister

Soggetto

John Rennie, agente del Servizio Segreto britannico, dopo l'ennesimo lavoro "sporco", viene incaricato dal suo capo Hugo Paynter, di liberare a Buneos Aires un loro agente, Mason, specializzato in spionaggio chimico, e presumibilmente in mano a terroristi curdi che fanno capo a Khalim Said, ricco uomo d'affari turco, sposato all'argentina Gabriela. Recatosi in Argentina, John fa amicizia con i Said e con la sorella di Gabriela, Joanna, che ha lavorato per l'Unesco. Tra i due nasce ben presto un sentimento, e aiutato da Juan e dall'indiscrezione di un tossicodipendente che ha avuto contatti con i terroristi, Ronnie scopre il nascondiglio dove torturano Mason per strappargli segreti sulla fabbricazione di gas nervino, inviando dei video sempre più raccapriccianti sul suo stato. Paynter tuttavia non vuole azioni spettacolari, e preferisce ricattare Khalim facendogli rapire le figlie. Approfittando della relazione con Joanna, con la quale ha avuto una notte di passione dopo uno spettacolo di tango, John la intrattiene costringendola ad un rapporto favorendo così i suoi uomini che sequestrano le bimbe, sole con l'autista. Ma Khalim non sembra avere potere di contraffazione con i curdi, che ha solo favorito trasportandoli col suo jet privato, mentre Joanna, furibonda, litiga con John. Paynter vorrebbe un'ulteriore pressione su Khalim, mostrandogli le condizioni precarie della maggiore, ma Rennie, esasperato, lo affronta imponendogli l'azione di forza, che si compie con successo, con l'uccisione dei sei terroristi, tra cui una donna, e la liberazione di Mason ed il rilascio delle bimbe. Lo scoprire che l'agente rapito in realtà non sapeva niente di compromettente e che il rapimento, che causa una paralisi da choc alla figlia maggiore di Khalim, è stato inutile, esaspera Rennie che vuole ritirarsi. Ma il Servizio Segreto non intende privarsi di Rennie e lo ricatta minacciando le due piccole figlie di questi che vivono con la ex moglie di John. Costui, tuttavia, ha preparato un dossier completo su audiocassetta che ha copiato e affidato a mani sicure e che verrà divulgato qualora capitasse qualcosa a lui o ai suoi cari, e ne avvisa Paynter. Joanna intanto ritrova John e, ascoltate le cassette si rende conto del pentimento dell'uomo che ama e dal quale è riamata. I due decidono di rifarsi una vita altrove, fuggendo via mare, ed un tiratore scelto, incaricato di eliminare Rennie, viene fermato all'ultimo momento per ordine di Paynter.

Valutazione Pastorale

il tema della spia che si ribella ai suoi capi e viene perseguitata è sviluppato con maestria, con un vigoroso taglio anglosassone e con un montaggio assai esperto. Il progressivo disgusto che assale Rennie matura proprio dal rapporto con la bella e sincera Joanna, che egli è costretto ad ingannare. È proprio la forzatura di quel rapporto mattutino in cui alla passione il calcolo e la violenza che fa cogliere all'uomo il grigio fondo dell'abisso di degradazione morale in cui un malinteso senso del dovere lo ha gettato: dell'ex coraggioso ufficiale è rimasta solo l'efficienza e l'obbedienza, ma l'onore e la lealtà sono defunti come i numerosi nemici eliminati via via senza misericordia e senza discutere. Al problema individuale di Rennie fa da contraltare il problema del terrorismo, che uno sguardo superficiale può bollare come puro banditismo: invece si sottolinea il massacro di Halabia, dove l'inerme popolazione è stata sterminata col gas nervino: i curdi vorrebbero poter, così come russi e americani hanno fatto per decenni coi loro missili, minaccia Baghdad con le sue stesse armi. Chi sembra assolutamente al di fuori da qualsiasi considerazione morale è proprio il vertice dei Servizi, per il quale la vita umana, compresa quella dei suoi agenti, è subordinata ciecamente alla ragion di stato, una ragione però che troppo spesso soggiace alle iniziative personali di chi siede nella stanza dei bottoni. Un film ben condotto, con qualche discutibile eccesso calligrafico nelle scene di violenza e di erotismo.

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