L’ultima lettera d’amore

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amore-Sentimenti, Anziani, Dialogo, Donna, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Letteratura, Mass-media, Matrimonio - coppia, Media, Metafore del nostro tempo, Politica-Società
Genere
Drammatico, Sentimentale
Regia
Augustine Frizzell
Durata
110'
Anno di uscita
2021
Nazionalità
Regno Unito
Titolo Originale
The Last Letter from Your Lover
Distribuzione
Netflix
Soggetto e Sceneggiatura
Dal romanzo omonimo di Jojo Moyes, la sceneggiatura è firmata da Nick Payne, Esta Spalding
Fotografia
George Steel
Musiche
Daniel Hart
Montaggio
Melanie Ann Oliver, ACE
Produzione
Simone Urdl, Jennifer Weiss, Graham Broadbent, Peter Czernin, Ruth Coady, Shana Eddy-Grouf, Ron Halpern, Felicity Jones, Ben Knight, Diarmuid McKeown, Patrice Theroux, Shailene Woodley. Casa di produzione: Blueprint Pictures, The Film Farm, Studiocanal, Canal+

Il film è in distribuzione sulla piattaforma Netflix

Interpreti e ruoli

Shailene Woodley (Jennifer Stirling), Callum Turner (Anthony O’Hare), Felicity Jones (Ellie Haworth), Joe Alwyn (Laurence Stirling), Nabhaan Rizwan (Rory McCallan), Ben Cross (Anthony O'Hare anziano), Diana Kent (Jennifer Stirling anziana)

Soggetto

Londra 1965, Jennifer Stirling è la moglie di un ricco uomo d’affari; la loro vita dall’esterno appare perfetta, patinata, segnata però sottotraccia da un legame freddo e mai veramente sbocciato, frutto di un compromesso familiare. L’incontro con il giornalista Anthony O’Hare svela alla donna la dimensione e l’intensità dell’amore; non tutto purtroppo va come dovrebbe e della loro storia rimane traccia solo su carta, in uno scambio di lettere. Decenni dopo, del 2019, tali lettere riaffiorano dagli archivi del “London Chronicle” scovate dalla giornalista Ellie Haworth...

Valutazione Pastorale

Dimostra di avere un respiro, uno stile classico il film romance “L’ultima lettera d’amore” (“The Last Letter from Your Lover”, 2021) diretto da Augustine Frizzell, che prende le mosse dall’omonimo romanzo di successo della britannica Jojo Moyes (i cui sentieri narrativi intersecano quelli dello statunitense Nicholas Sparks). Nell’opera viene raccontato un amore travolgente, contrastato, narrato però con compostezza e dolente sentimento, tracciando dei rimandi a pagine cinematografiche ben note come “Un amore splendido” (1957) di Leo McCarey come pure ai più recenti “I ponti di Madison County” (1995) di Clint Eastwood o “Le parole che non ti ho detto” (1999) di Luis Mandoki. A interpretare “L’ultima lettera d’amore” è una generazione di attori giovani ma molto noti, vicini al grande pubblico che si divide tra cinema e piattaforme: Shailene Woodley (“Big Little Lies”, “Divergent”), Felicity Jones (“La teoria del tutto”, “Rogue One: A Star Wars Story”) e Callum Turner (“The Only Living Boy in New York”, “Animali fantastici”). La storia. Londra 1965, Jennifer Stirling (Woodley) è la moglie di un ricco uomo d’affari; la loro vita dall’esterno appare perfetta, patinata, segnata però sottotraccia da un legame freddo e mai veramente sbocciato, frutto di un compromesso familiare. L’incontro con il giornalista Anthony O’Hare (Turner) svela alla donna la dimensione e l’intensità dell’amore; non tutto purtroppo va come dovrebbe e della loro storia rimane traccia solo su carta, in uno scambio di lettere. Decenni dopo, del 2019, tali lettere riaffiorano dagli archivi del “London Chronicle” scovate dalla giornalista Ellie Haworth (Jones)… Il film “L’ultima lettera d’amore” dimostra notevole fascino per le atmosfere eleganti di paesaggi e dimore così come per i costumi ricercati – la Woodley per abbigliamento e acconciature ricorda spesso Jackie Kennedy –; a imprimere poi pathos al racconto è la storia di un amore bruciante, che però non assume mai note stonate. Certo, si tratta di un amore che nasce dal tradimento, dalla rottura però di un matrimonio fondato sulla mancanza di sentimento e più in generale di rispetto, sulla riduzione della donna a mero elemento d’arredo. Al di là di qualche ingenuità narrativa o rischio qua e là di scivolate in atmosfere zuccherose, nel complesso “L’ultima lettera d’amore” risulta un dramma sentimentale ben governato, d’impianto lineare, ma per nulla banale; una storia avvolgente che non scontenterà il pubblico di lettrici e lettori della Moyes, ma non solo. Dal punto di vista pastorale “L’ultima lettera d’amore” è consigliabile e problematico per i temi in campo, adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria. Il racconto è indicato per un pubblico adolescente e soprattutto adulto per i temi in campo, come la condizione della donna nella società europea degli anni '60 o in quella odierna; e ancora, i rapporti di coppia, il mondo dei media e dell'informazione.

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