Orig.: Italia (2007) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Salvatore Parlagreco - Scenegg.: Heidrun Schleff, Salvatore Parlagreco con la collaborazione di Stefano Incerti - Fotogr.(Panoramica/a colori): Pasquale Mari - Mus.: Andrea Guerra - Montagg.: Cecilia Zanuso - Dur.: 96' - Produz.: Mario Rossini per Red Film con Rai Cinema.
Interpreti e ruoli
David Coco (Leonardo Vitale), Anna Bonaiuto (Rosalia), Tony Sperandeo (Giambattista Vitale detto Titta), Elaine Bonsangue (Anna), Ilenia Maccarone (Maria Vitale), Ninni Bruschetta (Bruno Cantone), Francesco Scianna (Salvatore), Tony Palazzo . (Angelo Saitta)
Soggetto
Negli anni 70 in Sicilia, Leonardo Vitale diventa il primo pentito della mafia. Viene subito preso di mira, e la sua vita diventa un continuo passaggio da un carcere all'altro, fino a quando i nervi lo abbandonano e finisce al manicomio giudiziario.
Valutazione Pastorale
Si tratta di un personaggio vero, di fatti autentici, anche se alla base c'è il libro omonimo scritto da Salvatore Parlagreco Bisogna aggiungere che, data la delicatezza della materia, il copione risulta molto equilibrato, e il regista si muove bene dentro il buio di vite che agiscono nell'illegalità, e tra personaggi sempre più increduli e incapaci di reagire. E' lo spaccato di brutte pagine di cronaca italiana, raccontato con partecipazione e reso palpitante dalla bella prova di tutti gli interpreti. Per la riflessione alla quale invita sulla delinquenza organizzata e sui traumi di esistenze sconvolte, il film, dal punti di vista pastorale, é da valutare come accettabile, realistico nel taglio narrativo e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare per parlare con elementi attendibili del terribile argomento 'mafia'. Attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.