Serie disponibile sulla piattaforma Netflix
Interpreti e ruoli
Omar Sy (Assane Diop), Ludivine Sagnier (Claire), Antoine Gouy (Benjamin Ferel), Soufiane Guerrab (Youssef Guedira), Etan Simon (Raoul Diop), Mamadou Haidara (Assane Diop da ragazzo), Clotilde Hesme (Juliette Pellegrini)
Soggetto
Assane Diop messo alle strette dalla polizia e dai tiri mancini di Pellegrini è pronto a lasciare Parigi e star lontano dalla moglie Claire e dal figlio Raoul. Muovendosi nell’ombra, con l’aiuto dell’amico Benjamin, Assan ha come obiettivo rubare una rara perla nera. I rigurgiti della sua storia passata, i traumi subiti in infanzia, si ripresentano però puntualmente in campo cambiando le carte in tavola…
Valutazione Pastorale
Torna una delle serie di punta di Netflix. Dal 5 ottobre 2023 sono disponibili i sette nuovi episodi della terza parte di “Lupin”, adattamento nella Francia contemporanea del ladro gentiluomo Arsenio Lupin, creatura letteraria di Maurice Leblanc ideata agli inizi ‘900. Protagonista di “Lupin” è un sempre bravo Omar Sy, nei panni del ladro Assane Diop, che esegue colpi sul tracciato delle opere di Leblanc. A firmare la serie è George Kay, una produzione Gaumont e Netflix.
La storia. Avevamo lasciato Assane Diop messo alle strette dalla polizia e dai tiri mancini di Pellegrini (Hervé Pierre), pronto a lasciare Parigi e star lontano dalla moglie Claire (Ludivine Sagnier) e dal figlio Raoul (Etan Simon). Muovendosi nell’ombra, con l’aiuto dell’amico Benjamin (Antoine Gouy), Assan ha come obiettivo rubare una rara perla nera. I rigurgiti della sua storia passata, i traumi subiti in infanzia, si ripresentano però puntualmente in campo cambiando le carte in tavola…
La confezione formale di “Lupin” è sempre seducente: un giallo acuto e brillante che si snoda per le vie di Parigi, muovendo su più piani narrativi, tra il nostro presente e le vicende narrate da Maurice Leblanc. A ben vedere, l’impianto della serie, nella logica dell’attualizzazione dei romanzi, ricorda non poco il modello di “Sherlock” della Bbc (2010-17) serie firmata da Mark Gatiss e Steven Moffat che recuperava i racconti di Arthur Conan Doyle dedicati al celebre detective di Baker Street. Sempre secondo un’alternanza dei piani narrativi, il racconto si snoda tra le imprese di Assane Diop, che sigla ogni colpo con l’eleganza e il mistero enigmatico degno di un abile prestigiatore, e i flashback del passato che rendono la storia più densa, marcata di un realismo sociale.
L’andamento risulta scorrevole, di certo avvincente, seguendo uno schema di racconto abbastanza prevedibile, tipico del romanzo giallo: nella prima parte di ogni episodio, infatti, regnano suspense e spiazzamento, mentre nella seconda viene sciolto il dilemma chiarendo i “trucchi del mestiere”, le astuzie della truffa di Assan/Lupin.
“Lupin. Parte 3” si conferma un prodotto di evasione, giocato tra il giallo-thriller poliziesco (sfrondato dalle tonalità più cupe) e inserti di umorismo brillante. La serie possiede notevole ritmo e fascino, anche se a lungo andare il tutto potrebbe rischiare di inciampare nella ripetitività, e dunque perdere di mordente. Serie consigliabile, problematica, per dibattiti.