Sogg.: e Scenegg.: Mark Feld-berg, Mitch Klebanoff - Fotogr.: (Normale/a colori) Arthur Albert - Mus.: George S. Clinton - Montagg.: Jeff Gourson - Dur.: 90' - Produz.: Brad Krevoy, Steve Stabler, Brad Jenkel
Interpreti e ruoli
Chris Farley (Haru), Nicollette Sheridan (Alison), Nathaniel Parker (Tanley), Soon-Tek Oh (Sensei), Chris Rock (Joey), Robin Shou (Gobei), Keith Cooke Hirabayashi (Nobu), François Chau, Dale Ishimoto, Da Ming Chan, Burt Bulos, Curtis Blank, Tom Bailey, Richard Kline
Soggetto
Il neonato Haru, abbandonato su una spiaggia giapponese, viene raccolto e allevato da una comunità che insegna ai giovani l'antica arte del dojo. Crescendo, il giovane diventa grosso e impacciato ma segue insieme a tanti altri le lezioni al termine delle quali il vecchio capo proclama i nuovi ninja. Haru dapprima è escluso ma poi, per una fortunata circostanza, riceve dalla bella Alison l'incarico di pedinare il proprio uomo, va a Los Angeles e si trova coinvolto in una girandola di intrighi e disavventure dalle quali esce dimostrando il carattere del vero ninja. Sventa i loschi affari in cui Alison era stata trascinata, i due si innamorano e lui può tornare in Giappone e ricevere finalmente la spilla del vero ninja e sentirsi come gli altri.
Valutazione Pastorale
storiella di incredibile fragilità, tutta giocata sull'an-tico metodo dei "contrari": si prende una figura, quella del guerriero giappo-nese che tutti immaginano crudele e decisa, e vi si cala una figura grassocc-cia, indecisa, impacciata, ossia tutto il contrario. La differenza fa (o dovrebbe far) scattare la comicità. Si ridacchia, invece, qua e là ma niente più in un film che procede stancamente tra insulsaggini varie. Niente di cattivo, tutta-via, e, dal punto di vista pastorale, si resta nell'inconsistenza generale.
Utilizzazione: film leggerino, come si diceva, cui si potrebbe ricorrere per una programmazione pomeridiana, anche festiva, senza troppe pretese e sen-za tanto impegno.