Orig.: Francia (2010) - Sogg. e scenegg.: Benoit Delépine, Gustave Kervern - Fotogr.(Normale/a colori): Hugues Poulain - Mus.: Gaetan Roussel - Montagg.: Stéphane Elmadjian - Dur.: 89' - Produz.: GMT Productions, No Money Productions, Arte France Cinéma.
Interpreti e ruoli
Gerard Depardieu (Mammuth), Yolande Moreau (Catherine), Isabelle Adjani (amante perduta), Benoit Poelvoorde (concorrente), Miss Ming (Miss Ming), Serge Larievier (ladro di metalli), Albert Delpy (cugino), Gustave Kervern (impiegato al supermercato), Anna Mouglalis (finta invalida)
Soggetto
Dopo una vita trascorsa a fare il macellaio, per Serge é arrivato il momento della pensione. Solo ora però si accorge che gli mancano alcuni anni di contributi necessari a far partire la retribuzione prevista. D'accordo con la moglie Catherine, Serge detto Mammuth parte in moto alla ricerca dei suoi precedenti datori di lavoro. Il viaggio diventa occasione per rivedere persone e parenti da tempo persi di vista, e anche per rendersi conto di essere stato trattato da tutti come uno 'stupido', degno di poca considerazione. Angosciato dal ricordo di una sua antica fidanzata morta in un incidente mentre erano in moto e bersagliato dalle circostanze, Serge non risolve i propri problemi, torna a casa dalla moglie che lo accoglie con affetto, e si rifugia nella scrittura di una poesia.
Valutazione Pastorale
Si fa un po' fatica a familiarizzare con il personaggio Serge, detto Mammuth. Solo quando il corpulento protagonista parte per il suo strano viaggio e lo vediamo andare incontro a pesanti prese in giro e cocenti delusioni, siamo convinti che è il momento di stargli accanto. Perché Mammuth é il prototipo degli allontanati, dei tenuti in disparte, rappresentanti di quella marginalità sociale e esistenziale che crea il vuoto intorno a loro. Tra figure ciniche e altre invece che gli dimostrtano affetto, Serge cosruisce un 'on the road' all'insegna di un candore sbeffeggiato e preso a calci, che però trova una rivincitò nella scrittura di una poetica tanto istintiva quanto sentita. La regia, sporca e povera, pedina con pudore le acrobazie di Mammuth nei vari incontri, fino allepilogo che codifica il suo essere 'fuori dal mondo', novello Charlot del Terzo Millennio. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile, problematico, e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Non cè dubbio che per stile e svolgimento, il film si rivolge meno alla programmazione ordinaria e più a quella mirata, d'essai o cineforum. Bisogna anche dare conto di una sequenza poco sorvegliata, un po' brusca ma in linea con il resto della narrazione. Attenzione per minori e bambini anche in vista di passaggi televisivi e di uso di DVD e di altri supporti tecnici.