Orig.: Gran Bretagna (2011) - Sogg.: tratto dal romanzo "La mia settimana con Marilyn" di Colin Clark - Scenegg.: Adrian Hodges - Fotogr.(Scope/a colori): Ben Smithard - Mus.: Conrad Pope - Montagg.: Adam Recht - Dur.: 99' - Produz.: David Parfitt, Harvey Weinstein.
Interpreti e ruoli
Michelle Williams (Marilyn Monroe), Eddie Redmayne (Colin Clark), Kenneth Branagh (Sir Lawrence Olivier), Julia Ormond (Vivien Leigh), Pip Torrens (Sir Kenneth Clark), Geraldine Somerville (Lady Jane Clark), Michael Kitchen (Hugh Perceval), Miranda Raison (Vanessa), Karl Moffatt (Jack Cardiff), Simon Russell Beale (Cotes Preedy), Emma Watson (Lucy), Judi Dench (Sybil Thorndike), Dougray Scott (Arthur Miller), Toby Jones (Arthur Jacobs), Derek Jacobi (Sir Owen Morshead), Zoe Wanamaker (Paula Strasberg)
Soggetto
Estate 1956. Marilyn Monroe, star americana di fama internazionale, arriva per la prima volta a Londra insieme al marito, il drammaturgo Arthur Miller. La Monroe ha firmato il contratto per girare "Il principe e la ballerina", un film dove avrà come coprotagonista Sir Lawrence Olivier, grande attore di cinema e teatro e qui anche regista. Sul set del film in qualità di terzo aiuto regista c'è Colin Clark, un 23enne appena laureato a Oxford e desideroso di affermarsi nel mondo del cinema. La lavorazione del film inizia e procede tra non poche difficoltà, e nell'alternarsi di varie persone intorno alla diva, arriva il momento anche di Colin. Tra i due si crea a poco a poco una inattesa intimità, che rende il giovane quasi schiavo del magnetismo emanato da lei. Un breve periodo, che, finita la lavorazione, si conclude con il ritorno di Marilyn negli Stati Uniti.
Valutazione Pastorale
Uscito sugli schermi USA nel 1957 e in Italia nel 1958, "Il Principe e la balerina" propone una storia ambientata a Londra nel 1911 nel momento dell'incoronazione di re Giorgio V, alla presenza della nobiltà di tutta Europa. Sull'esperienza come terzo assistente alla regia, Clark ha scritto tempo dopo il libro "The prince, the showgirl and me", mentre il libro successivo, "La mia settimana con Marilyn" , è il resoconto, come una confessione intima, dei giorni trascorsi facendo da guida alla Monroe in un tour nelle campagne inglesi. Pur prendendo più dal secondo che dal primo libro, il copione comincia intrecciando l'ansia di ribellione dalla famiglia del giovane Clark, il suo caparbio amore per il cinema, l'arrivo della diva a Londra. Un volta partito il set, c'è lo spazio giusto per disegnare da un lato tutte le proverbiali incertezze di Marilyn (gli arrivi in ritardo, le difficoltà per imparare la parte, la sensazione di non essere adatta a competere con Olivier...) e dall'altro il progressivo inserirsi di Clark come confidente e riferimento per i capricci della diva. Tutto il resto è cornice, impeccabile e perfetta negli ambienti, nei costumi, nelle dinamiche caratteriali. Una regia pulitissima, un ritratto pastellato e ordinato, al quale manca uno sguardo almeno un po' più acuto e profondo. Forse Marilyn Monroe è un'icona talmente forte da rendere difficile la messa in scena di qualunque storia su di lei. Il rapporto tra cinema e vita resta aperto e affascinante. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e semplice nella struttura narrativa.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come proposta nell'ambito del tema "cinema nel cinema". Qualche attenzione è da tenere per per minori e bambini in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.