Orig.: Stati Uniti (1998) - Sogg.: tratto dal romanzo "Poodle Spring" di Raymond Chandler e Robert B.Parker - Scenegg.: Tom Stoppard - Fotogr.(Panoramica/a colori): Stuart Dryburgh - Mus.: Michael Small - Montagg.: Steve Cohen - Dur.: 100' - Produz.: Tony Mark.
Interpreti e ruoli
James Caan (Philip Marlowe), Dina Meyer (Laura), Tom Bower (Arnie Burns), Julia Campbell (Muffy Blackstone), David Keith (Larry Victor), Nia Peeples (Angel), La Joy Farr (Lola), Brian Cox (Claytone Blackstone)
Soggetto
Nel 1963 Philip Marlowe, dopo circa trenta anni di carriera, è ancora al lavoro come investigatore privato. Mentre si diverte con la moglie Laura, giovane, avvocato e ricca ereditiera, arriva la telefonata di un collega di Philip, Paul Krauss, che si trova nei guai. Si sentono due colpi, Marlowe chiama la polizia e raggiunge il luogo del delitto. Uscito di prigione su cauzione perché sospettato dell'omicidio di Krauss, Marlowe va agli studi fotografici di Larry Victor, il cui nome era nell'agenda di Krauss. Accompagnando poi per la prima volta la moglie nella tenuta di famiglia, Marlowe scopre che gli é stata regalata per il matrimonio una casa a Poodle Springs, località deserta vicino al confine col Nevada. Marlowe segue Victor in un club di strip-tease, e da quel momento capisce di sentirsi spaventato per i rischi che potrebbe correre la moglie. Si trasferiscono a Poodle Springs, e qui Marlowe viene assoldato da Manny Lipshulz per rintracciare un certo Charles Nicholls. Dopo avere scoperto che Nicholl é lo stesso Victor, Marlowe decide di passare tutte le informazioni al tenente Burns, anche quella relativa alla presenza del suocero Parker nei loschi affari di Victor. Dopo aver scoperto una rete articokata di patrimoni immobiliari, omicidi ed estorsioni, Marlowe apprende che il suocero cerca di ottenere dal Presidente Kennedy che il confine del Nevada sia spostato dall'altra parte di Poodle Spring per potervi costruire una cuttà del gioco d'azzardo. Marlowe rifiuta di partecipare a tutto questo, e torna a Los Angeles. Qui Laura gli dice che sembra che quel giorno il Presidente Kennedy arriverà a Dallas, dove incontreà anche il padre per quel famoso progetto. Marlowe e Laura sentono il telefono suonare, ma si alzano e escono insieme.
Valutazione Pastorale
Inventato dalla penna di Raymond Chandler, al centro di tanti romanzi appassionanti e di numerosi film (alcuni memorabili, altri meno), Philip Marlowe torna protaginista direttamente dalle pagine dell'ultima fantasia del suo inventore. Una storia che Chandler lasciò incompiuta e fu portata a termine da Robert Parker. Sul romanzo compiuto ha poi lavorato, per farne una scenggiatura,Tom Stoppard, nome ugualmente importante nell'ambito del legame cinema-letteratura,e soprattutto amico di Chandler e conoscitore attento della sua opera. Al centro due dati 'nuovi': Marlowe è alle soglie della vecchiaia; Marlowe é sposato con una bionda molto più giovane di lui. Due opzioni che permettono alla storia di staccarsi dalle precedenti. In questa ottica va dunque visto il film, cui la solida regia di Rafelson concede poche divagazioni, molta referenzialità, qualche ammiccamento cinefilo. E' tutta da gustare la 'stanchezza' di Marlowe dopo una onorata carriera (bene James Caan, distaccato, tutto preso dalla moglie); il resto scorre sul filo di una trama forse anche troppo aggrovigliata, un po' confusa, un po' dispersiva. Tra alti e bassi, resta la forza del 'personaggio' fine a se stessa. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, per la non perfetta organizzazione della materia intorno a nuclei 'etici' e per qualche crudezza fuori misura.
UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film è da utilizzare in contesti per appassionati del genere 'thriller' e, in particolare, di Marlowe, e di questo nuovo Marlowe che si affianca agli altri, da Humphrey Bogart in giù.