Sogg.: Tom Schulman - Scenegg.: Tom Schulman, Sally Robinson - Fotogr.: (scope/a colori) Donald Mc Alpine - Mus.: Jerry Goldsmith - Montagg.: Michael R. Miller - Dur.: 101' - Produz.: Cinergi Productions Inc.
Interpreti e ruoli
Sean Connery (Robert Campbel), Lorraine Bracco (Rae Crane), José Wilker (Miguel Omega), Rodolfo De Alexandre (Tanaki), Francisco Tsirene Tsere Rereme (Jahausa), Elias Monteiro Da Silva (Palala), Edinei Maria Serrio Dos Santos (Kalana)
Soggetto
nella giungla sud-americana giunge all'improvviso la giovane bio-chimica Rae Crane per verificare le ricerche effettuate, per conto di una fondazione farmaceutica, dal dottore Robert Campbell, un sessantenne scienziato che da molti anni vive nella foresta amazzonica mantenendo segreti i risultati di un farmaco per curare il tumore. Crane, accolta da Campbell con sdegnosa ironia, si rivela studiosa di indiscutibile competenza e donna ardimentosa tanto da trasformare il rude atteggiamento iniziale di Robert in ammirazione ed affetto. Nel proseguire insieme, dentro al rudimentale laboratorio, le ricerche per verificare la formula del farmaco che ha reso possibile molte guarigioni tra gli indio, Robert e Rae si rendono conto che sfruttatori spregiudicati per ottenere smisurati guadagni stanno distruggendo la foresta amazzonica con grave danno soprattutto per gli ignari indigeni che la popolano. Campbell e Crane decidono di trasferirsi ancor più all'interno nella giungla per proseguire nelle ricerche con l'intento di salvare nel contempo gli indio dall'estinzione.
Valutazione Pastorale
partendo da una motivazione nello stesso tempo umanitaria ed ecologica, John Mc Tieman costruisce in realtà un film avventuroso intorno a un rammodernato tipo di Tarzan, interpretato con sufficiente grinta da un Sean Connery munito per l'occasione non solo di barba, ma di codino e calzoncini sbrindellati da esploratore indurito, e da una Rae Crane determinata e imperterrita. Un budget consistente costante munifica del cinema americano consente al regista, non nuovo all'avventuroso e spettacolare di successo, di avvalersi di uno sceneggiatore prestigioso, Tom Schulman e di girare l'intero film dentro la giungla messicana: una scenografia naturale, lussureggiante e misteriosa, che però a lungo andare può correre il rischio di riuscire macchinosa, claustrofobica ed opprimente, nonostante gli imprevisti e le trovate avventurose. Un film comunque, tutto sommato gradevole e libero da volgarità, se si eccettua qualche parolaccia, da cui pare non potersi esimere neppure un rispettabile scienziato esemplarmente impegnato in un'operazione umanitario-ecologica nel cuore della giungla.