MATTI A HONG KONG

Valutazione
Accettabile, Semplicistico
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Wellson Chin
Durata
93'
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Hong Kong
Titolo Originale
CRAZY HONG KONG
Distribuzione
Fox
Soggetto e Sceneggiatura
Edwin Kong, Lawrence Lau
Musiche
Tats Lau, Tommy Wai
Montaggio
NG Fai

Sogg. e Scenegg.: Edwin Kong, Lawrence Lau - Fotogr.: (panoramica/a colori) Kwen Park Huen - Mus.: Tats Lau, Tommy Wai - Montagg.: NG Fai - Dur.: 93' - Produz.: Peter Shepherd, Po-Chih Leong

Interpreti e ruoli

Nixau (Nixau), Carina Lau (Shirley), Cecilia Yip (Winnie), Lau Ching Wan (Chewie), Conrad Janis (Jack)

Soggetto

nel centro dell'Africa, il cacciatore Nixau crede di salvare da un leone una graziosa cinese, Shirley, che sta girando in realtà uno spot per una produttrice statunitense di hamburger. Un uccellino giallo, intrappolato in una bottiglia di Coca Cola, e donato al cacciatore nero dalla giovane scatena una serie di equivoci: la tribù è entusiasta del dono, ma vorrebbe liberare l'uccellino. Visto vano ogni sforzo, Nixau decide che solo Shirley, che lo ha cacciato nella bottiglia, può liberare il pennuto, e quindi si mette in caccia della ragazza, che raggiunge in extremis all'aereoporto. Ma per un contrattempo finisce in una cesta nel bagagliaio dell'aereo, con una sacca di diamanti, attesi dalla mafia di Hong Kong, che lui si infila al collo. Ecco così Nixau affrontare la caotica vita di Hong Kong; il suo traffico; elementi della locale mafia, in cerca di quei diamanti. Shirley, impegnata a evitare alla madre lo sfratto dal vecchio negozio di alimentari che deve es!sere sostituito con il 40° anello di una catena di fast food della Malibu Hamburger, impara da Nixau, condividendo con lui movimentate peripezie, che la vita ha dei valori cui la caotica civiltà moderna ha colpevolmente rinunciato per inseguire il mito del "business" ad ogni costo. E se l'amica Winnie, col suo fidanzato ricco, la inguaia con un suo assegno a vuoto, sarà Nixau, che vedrà finalmente liberato l'uccellino dalla bottiglia, nonchè a ricevere una Coca Cola formato gigante, a fornire la soluzione economica a Shirley, donandole in cambio i diamanti. Frattanto il collega Jack, che ha fatto amicizia con il nero, facendogli da guida nei meandri urbani, e capisce misteriosamente il suo linguaggio, finisce per trovarlo talmente simpatico da licenziarsi dal lavoro per mettere su col nuovo amico un ristoro nomade nel cuore della savana.

Valutazione Pastorale

è da tempo che nel campo del grottesco, del comico, della farsa, si assiste a prove piene di buona volontà, che sfruttano spunti a volte originali, ma che svolgendo via via il tema prescelto finiscono per balbettare, zoppicare, incepparsi. E questa esile commedia made in Hong Kong non fa eccezione. Simpatico, anche se un pò scontato, lo spunto del cacciatore con tanto di perizoma ed arco immerso nella caotica frenesia della Perla d'Oriente: ma le singole gag, condite di una bonomia e di una gentilezza tipica dei cinesi, finiscono per annoiare quasi subito. In un diminuendo preoccupante la vicenda si srotola sempre più stancamente, vanificando il messaggio, chiaro fin che si vuole, di critica al consumismo e di rivalutazione dei valori dell'amicizia e dei cosidetti buoni sentimenti. L'evidente buona volontà, l'assenza di volgarità, il candore disarmante di certi messaggi edificanti lanciati dal film sembra meritino, in un panorama grigio come quello odierno, c!onsiderazione. Un film quindi accettabile, anche se assai semplicistico, quando non sempliciotto.

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