Sogg.: Tratto da "Maverick" creato da Roy Huggins - Scenegg.: William Goldman - Fotogr.: (scope/a colori) Vilmos Zsigmond - Mus.: Randy Newman - Montagg.: Stuart Baird - Dur.: 129' - Produz.: Bruce Davey, Richard Donner
Interpreti e ruoli
Mel Gibson (Bret Maverick), Jodie Foster (Annabelle Bransford), James Garner (Zane Cooper), Graham Greene (Joseph), James Coburn (Commodoro), Alfred Molina (Angel), Geoffrey Lewis (Matthew Wicker), Dub Taylor, Paul Smith, Dan Hedaya, Dennis Fimple, Denver Pyle, Clint Black, Max Perlich, Jean De Baer
Soggetto
Bret Maverick, un avventuriero desideroso di iscriversi al famoso torneo di poker di St. Louis, raggiunge a dorso d'asino un villaggio. Qui conosce al tavolo da poker la bella avventuriera Annabelle Bransford; si scontra con un ambiguo spagnolo, Angel; ridicolizza un giovane pistolero che lo ha accusato di barare. Provocato da Angel, viene sequestrato da un gruppo di creditori, ma li sgomina, suscitando l'ammirazione di Annabelle, che tenta di derubarlo. Mentre va a riscuotere un credito presso un amico banchiere, costui viene rapinato, e lui versa gli ultimi cento dollari ai protagonisti della rissa al saloon, da lui in precedenza pagati. Presa la diligenza con Annabelle e lo sceriffo Zane Cooper, e scampato alla caduta in un canyon, deve recuperare i 30.000 dollari di una carovana derubata da finti indiani, e poi si finge ostaggio dell'autentico ma civilizzato Sakem Joseph, suo debitore, che lo convince, per denaro, a fare da bersaglio umano, in abiti indiani, per un barone russo in cerca di emozioni. Poi trova Angel che, avuto l'incarico di fermarlo, tenta di impiccarlo; ma il ramo cui è fissato il cappio si spezza, e Bret può raggiungere il lussuoso battello dove si svolge il torneo e, fingendosi un funzionario per gli affari indiani, raggiunge la quota dell'iscrizione intascando dal russo la multa per il suo presunto omicidio. Quindi ha un incontro galante con Annabelle prima del torneo, e riesce ad uscire dalla stanza in cui il Commodoro (il comandante del battello) che aveva già pagato Angel per fermarlo, lo ha rinchiuso, e con un'emozionante serie di partite arriva ad affrontare in finale Angel e a vincere. Invece di consegnare il denaro del premio, lo sceriffo fugge con i soldi, che intende spartire col Commodoro, suo complice. Ma Maverick li ha seguiti e li deruba a sua volta. Cooper e Maverick sono in realtà padre e figlio, e la scaltra Annabelle, sospettandolo, li deruba a sua volta mentre sono in bagno. Maverick, che ha nascosto metà del denaro in uno stivale, spartisce i soldi con il padre ripromettendosi di andare a New Orleans per rintracciare Annabelle.
Valutazione Pastorale
pastoralmente non si assiste certo ad uno spettacolo edificante, anche se certi gesti di generosità di Maverick temperano il comportamento di Annabelle; di Cooper; del Commodoro; di Angel; dell'indiano. Il clima tra il grottesco ed il farsesco che domina questa lunga e spesso noiosa pellicola attenua abbondantemente il peso, per la verità assai leggero, dei contenuti, anche etici, del film. Impostato a tutti i costi sul brillante, con la disperata urgenza di far ridere, il film si trascina in una serie di episodi ripetitivi delle vecchie comiche del West fino all'inizio del torneo dove, prende una certa quota, anche se è meglio non vagliare con troppa attenzione l'attendibilità di personaggi come il capo indiano, lo stesso Cooper, il Commodoro ed i loro rapporti truffaldini. Qui nonostante paesaggi pittoreschi, citazioni da classici del Western (Ombre rosse, ad esempio), gli sforzi di Mel Gibson per assomigliare a Cary Grant e della Jodie Foster per apparire fatale e spiritosa, tutto appare in sostanza posticcio, roboante e macchinoso.