MEDLEY-BRANDELLI DI SCUOLA

Valutazione
Discutibile, crudezze
Tematica
Giovani, Scuola
Genere
Farsesco-horror
Regia
Gionata Zarantonello
Durata
71'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Làntia Cinema & Audiovisivi
Musiche
Andrea Guerra
Montaggio
Claudia Rossi, Gionata Zarantonello

Orig.: Italia (1998) - Sogg. e scenegg.: Gionata Zarantonello - Fotogr.(Panoramica/a colori): Marco Ellero - Mus.: Andrea Guerra - Montagg.: Claudia Rossi, Gionata Zarantonello - Dur.: 71' - Produz.: Ulisse Lendaro.

Interpreti e ruoli

Alberto Salvetti (mimo), Enea Lendaro (ispettore), Gionata Zarantonello (ragazzo-occhio), Gaia Candiollo (prof.sa nell'armadio), Erica Sirico (alunna responsabile), Mario Allegranzi (occultatore cadaveri 1), Sandro Bedin (occultatore cadaveri 2), Eros Lendaro (ragazzo CD), Ulisse Lendaro, Luca Paccagnella.

Soggetto

Un mimo spolvera l'obiettivo di una telecamera, che poi entra in un edificio scolastico. Un ispettore inviato a controllare comincia a camminare per i corridoi e raccoglie proiettili da terra. Poi ad una ad una si aprono le porte delle varie aule. Un'alunna spara alla professoressa, e uno dai banchi commenta: "L'ha fatto un altra volta". Un professore assegna un compito e viene ucciso nel tentativo di prendere una valigetta. Due ragazzi un po' ritardati parlano in una lingua mista italo-francese nei corridoi. Un'alunna incalzata dall'insegnante non riesce a rispondere alle domande e si spara. Un professore, fuori di testa per la sconfitta del Milan, si sfoga con Timoteo, un ragazzo che scrive poesie, e lo manda dal preside. Dopo una serie di ulteriori, sanguinari scontri, un professore dà fuoco al bagno. Dalle fiamme esce una ragazza, mentre parte una voce fuori campo: si tratta dello spot di Madly for men, un profumo. L'uomo si riveste, torna in classe e annuncia: sono il nuovo professore. Si torna quindi all'ispettore che, finita la visita, dice tra sé: "Non so cosa riferire, proporrò di aumentare la protezione per i professori. Non é poi colpa mia se la vita è così cattiva". Suona la campanella. I ragazzi escono da scuola. Il mimo adesso copre l'obiettivo.

Valutazione Pastorale

Dice Gionata Zarantonello, ventunenne regista vicentino: " Siamo andati a rivisitare i terribili, recenti fatti di cronaca e in qualche modo li abbiamo trasposti nel film. Dai vari suicidi per un brutto voto al recente tentato omicidio per avvelenamento con scolorina nella tazza del tè, vittima un professore. Per non parlare del fenomeno delle baby gang italiane e dei ragazzini armati alle elementari Usa". Le notizie sono vere, ogni volta lasciano sconcertati, producono convegni, dibattiti, indagini statistiche, raramente si segnala qualche conclusione concreta. Zarantonello ha girato nel 1996 all'interno del liceo Pigafetta di Vicenza: era un video amatoriale con amici e compagni di classe a fare da attori. Costi ridottissimi (20 milioni), assenza di una vera sceneggiatura, epidosi a sé stanti, inquadrature e montaggio obliqui, spezzettati, morti ammazzati in abbondanza, sangue, truculenze, normalità. L'interrogativo che nasce é quello consueto ma inevitabile: di che operazione si tratta? Gli eccessi visivi devono in qualche modo disturbare per indurre ad una riflessione o sono soltanto fini a sè stessi, sterile e inutile provocazione? L'impressione è che, pur di durata contenuta (71'), il film sia fin troppo ripetitivo e finisca con l'ingenerare molta noia. Pur tuttavia riportare l'attenzione sull'argomento violenza, su come é vissuta dagli adolescenti, sui gradi di reazione o di assuefazione é aspetto da non trascurare. Soprattutto nell'ottica delle nuove tecnologie a portata incontrollata di tutti: internet, videogame, giochi interattivi, e tutto il resto. Sono dimensioni di fronte alle quali non é possibile nascondersi e che anzi interpellano coscienti e meditate iniziative. Dal punto di vista pastorale, tutto questo assume valenze ancora maggiori, in ordine alle quali sembra inopportuno respingere tout court il film, per valutarlo invece come discutibile, segnalandone ovviamente le molte crudezze.
UTILIZZAZIONE: per quanto detto sopra, l'utilizzo è da prevedere solo in occasioni ristrette, o da parte di educatori come occasione di conoscenza di tendenze giovanili, o insieme a scolaresche con introduzione e dibattito finale.

Le altre valutazioni

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