Orig.: Italia (2000) - Sogg.: Vincenzo Pardini - Scenegg.: Francesco Calogero, Umberto Contarello - Fotogr.(Panoramica/a colori): Giulio Pietromarchi - Mus.: Mario Tronco, Pinomarino Band - Montagg.: Davide Azzigana - Dur.: 105' - Produz.: Galliano Juso per Digital Film.
Interpreti e ruoli
Diego Abatantuono (Paolo Torreggiani), Anna Safroncik (Nadia Lecetti), Flavio Insinna (Salvatore Russo), Marco Messeri (Pasquale Riani), Simona Caramelli (Luciana), Antonio Petrocelli (Antonio Morana), Ugo Conti (Oscar Lecetti), Ninì Salerno (Pietro Della Santa), Andrei Klimenko (Dimitri), Isabella Cecchi (Rosamaria), Antonella Ponziani (Daria)
Soggetto
Metronotte da venti anni a Lucca, Paolo, dopo un violento litigio con il collega Alcide, lo cerca per fare pace ma lo trova in una pozza di sangue, colpito da una pallottola all'addome, all'interno di un calzaturificio. E' un posto che Paolo conosce bene, perché nello stesso complesso abita il proprietario Oscar con la moglia russa Nadia. Da quando Daria lo ha lasciato, Paolo ha cominciato ad invaghirsi di Nadia e passa parte della notte sotto le sue finestre. Quella notte per caso Paolo riesce a parlarle, mentre l'accompagna a cercare il marito ignaro dell'accaduto. Nadia è turbata: racconta a Paolo una storia confusa, gli parla di un fratello, Dimitri, al quale avrebbe tenuta nascosta la sua nuova vita in Italia compreso il matrimonio con Oscar. Dimitri ha passato alcuni anni in galera e ora pare che stia arrivando in Italia, forse risentito per essere stato tenuto all'oscuro. Nadia non osa rivelare questa storia ad Oscar e teme che Dimitri possa essere coinvolto nei fatti di quella notte: chiede allora a Paolo di proteggerla e di tenere a freno Dimitri, qualora lo incontrasse. Paolo da quel momento comincia a dividersi tra l'episodio riguardante il collega e questo 'incarico' che gli consente di stare vicino alla donna che desidera. Gli eventi lo portano a scoprire che Dimitri non è il fratello ma l'amante di Nadia. Trovandosi poi a casa di Russo, un collega, Paolo intuisce che questi ha un tenore di vita sopra il normale, e allora emerge la verità: Russo, Oscar e un altro metronotte erano in combutta, Alcide ricattava Russo, che lo ha ucciso.
Valutazione Pastorale
La vicenda, muovendosi nell'ambito del thriller, aveva dalla propria parte almeno due punti di partenza di qualche interesse: il mondo dei metronotte, e l'ambientazione a Lucca, piccola città di provincia. Il primo poteva consentire di accostare la quotidianità di una categoria professionale certo anomala, i cui esponenti operano appunto nelle ore notturne e sono figure a metà tra lo sceriffo e il poliziotto; la seconda poteva aprire un nuovo scenario su luoghi poco o niente conosciuti. Succede invece che, col procedere del copione, i due elementi perdono entrambi mordente. Le psicologie del protagonista Paolo e dei comprimari rimangono abbozzate e insufficienti. Lo scenario di Lucca scompare e non é mai identificabile come tale: potremmo trovarci in qualunque altra città. La regia di Calogero risulta troppo chiusa, rigida, priva dei necessari spazi narrativi. Si aspetta per un po' per sapere chi è il colpevole, ma la suspence non cresce, smorzata da alcune incongruenze. Il racconto così rimane irrisolto, non sviluppato, sospeso, anche se collocato su un percorso di sostanziale positività e buone intenzioni. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, con riserve dovute sia a qualche passaggio meno controllato sia ad una fragilità generale, che rende il prodotto assai velleitario.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. E' da proporre più che altro ad appassionati del genere 'thriller', di cui peraltro è un modesto esempio.
