MINUTI CONTATI * *

Valutazione
Accettabile-riserve, Crudezze
Tematica
Genere
Thrilling
Regia
John Badham
Durata
99'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
NICK OF TIME
Distribuzione
U.I.P.
Soggetto e Sceneggiatura
Patrich Shea
Musiche
Arthur B. Rubinstein
Montaggio
Frank Morriss

Sogg. e Scenegg.: Patrich Shea-ne Duncan - Fotogr.: (normale/ a colori) Roy H. Wagner - Mus.: Arthur B. Rubinstein - Montagg.: Frank Morriss - Dur.: 99' - Produz.: John Badham

Interpreti e ruoli

Johnny Depp (Gene Watson), Christopher Walken (mr. Smith), Roma Maffia (miss Jones), Marsha Mason (Eleanor Grant), Courtney Chase (Lynn Watson), Charles S.Dutton (Huey), Peter Strauss (Brendan Grant), Gloria Reuben, Bill Smitrovich, G. D Spradlin

Soggetto

A Los Angeles, il tranquillo commercialista Gene Watson, appena arrivato alla Union Station con la sua bambina Lynn, viene scelto da una coppia di agenti, mr. Smith e miss Jones, per una missione mortale, da esple-tare entro 90 minuti. La bambina resta sequestrata dalla donna in automobile e, in quel lasso di tempo, Gene dovrà uccidere il Governatore dello Stato Eleanor Grant, ricandidatasi alla carica, che presiede la Convention del suo Partito nel grande Hotel Westin Bonaventure. La situazione non offre nè scappatoie, nè alternative: Gene, che viene dotato di un'arma, è fatto entrare dal suo aguzzino nel grandioso albergo e viene controllato a vista. E' terroriz-zato, indifeso e smarrito. Ogni tanto al telefono portatile gli si fa sentire le voce della piccola, che egli tranquillizza, malgrado il delitto impostogli ed il ricatto subìto con il sequestro. Nel programma dei congiurati (gente della Polizia, un uomo potente di loschi affari, perfino Brendan Grant, il marito della vittima designata) lui figurerà un giorno come uno squilibrato assetato di vendetta. Più volte Gene si trova non lontano dal Governatore, ma spararle non è facile nella folla della Convention, con il suo persecutore che, implaca-bile, lo controlla. Un parziale, ma concreto aiuto, Watson lo trova in Huey, il lustrascarpe dell'albergo, un reduce di guerra di colore, mentre nell'ombra e nei corridoi si materializzano coloro che sono implicati nel complotto. Intan-to si comincia a sparare e cade morta Krista, l'assistente speciale del Gover-natore. Eleanor Grant scopre così che non solo si sta per attentare alla sua vita, ma che il suo stesso marito fa parte della trama eversiva. Il misterioso complotto si conclude con la morte di varie persone e "agenti"; il Governato-re, benché macchiata di sangue, sfugge al suo crudele destino; Gene Watson deve lottare fino all'estremo; il perfido Smith paga il fio della sua attività, mentre colui che, per i suoi fini ambiziosi di potere, aveva sempre operato anonimo riesce a sfuggire indenne. Per riabbracciare la figlia, lo sfortunato ma coraggioso Watson dovrà agire arma alla mano fino all'automobile nera dove Lynn era stata sequestrata.

Valutazione Pastorale

Più che valido e di sicura presa questo film si segna-la soprattutto per una idea non facile e tecnicamente ambiziosa: quella di far coincidere la vicenda narrata con il trascorrere dei minuti programmati per tutta l'operazione criminale. Non si avvertono cedimenti o "vuoti"; il lavoro di montaggio appare solido. Il tempo reale, insomma, ha imposto in maniera logica la sua legge di razionalità. L'ambiente grandioso dell'albergo di Los Angeles (notissimo per i suoi famosi ascensori di vetro), la scansione del ritmo (serrato, però mai convulso), la chiarezza della fotografia, infine la plausibilità della congiura e della storia (anche per la naturalezza di perso-naggi minori, situazioni e piccoli dettagli non prevedibili), contribuiscono a confezionare un film di impianto e risultati più che soddisfacenti, dove la professionalità ha la meglio su qualche riserva o crudezza.

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