Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg.: basato sui personaggi creati da Marc Lawrence, Katie Ford, Caryn Lucas - Scenegg.: Marc Lawrence - Fotogr.(Scope/a colori): Peter Menzies jr. - Mus.: Christopher Beck - Montagg.: Garth Craven - Dur.: 115' - Produz.: Sandra Bullock, Marc Lawrence.
Interpreti e ruoli
Sandra Bullock (Gracie Hart), Regina King (Sam Fuller), Enrique Murciano (Jeff Foreman), Heather Burns (Cheryl Frasier), William Shatner (Stan Fields), Diedrich Bader (Joel Myers), Treat Williams (Walter Collins), Elisabeth Rohm (Janet McCarren), Nick Offerman (Karl Steele), Abraham Benrubi (Lou Steele), Ernie Hudson (Harry McDonald), Lusia Strus (Janine)
Soggetto
Ormai diventata troppo riconoscibile per partecipare ad azioni rischiose e segrete, Gracie Hart riceve dal suo capo l'incarico di farsi ospitare dai talk show per mostrare il volto 'glamour' dell'FBI. Gracie cerca di assolvere bene questo compito, al punto da entrare ben presto in urto con Sam Fuller, una collega che da poco le è stata affiancata. Ma quando arriva la notizia che Cheryl, la miss Stati Uniti, e Stan, il presentatore televisivo, sono stati rapiti a Las Vegas, Gracie avverte l'impulso di intervenire al più presto. La sua presenza tuttavia è osteggiata dal capo del'FBI che incarica Sam di tenerla d'occhio, mentre il responsabile di Las Vegas, Walter Collins, non tollera intromissioni nel proprio territorio. Gracie deve così superare ostacoli, incomprensioni, litigi per poter procedere nelle indagini a modo suo. Alla fine però il risultato è quello voluto, e Gracie può tornare ad occupare il posto che le compete all'interno dell'FBI.
Valutazione Pastorale
Questo seguito di "Miss Detective" è in generale meno vivace del primo, ma certo si mantiene sul tono della commedia leggerina, tutta azione e battute improvvise, molta apparenza e poca sostanza. Affidata comunque alla verve spigliata, svelta e trasformista di Sandra Bulock, la trama scivola via rapidamente, non avanza pretese ma riprende con efficacia il personaggio della donna sola, tra gestualità maschile e fascino femminile, in una miscela di buone intenzioni, confusione, spirito d'iniziativa. Nella frase finale sulla pace nel mondo è sintetizzata la capacità di dire cose forse banali ma di non avere paura di dirle. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile e nell'insieme semplice.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e da recuperare come passatempo di rapida e svelta fruizione.