MISSIONE 3-D: GAME OVER

Valutazione
Accettabile, semplice**
Tematica
Avventura, Famiglia, Film per ragazzi, Nuove tecnologie
Genere
Fantastico
Regia
Robert Rodriguez
Durata
85'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Spy Kids 3-D: game over
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Musiche
Robert Rodriguez
Montaggio
Robert Rodriguez

Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg. e scenegg.: Robert Rodriguez - Fotogr.(Panoramica/a colori): Robert Rodriguez - Mus.: Robert Rodriguez - Montagg.: Robert Rodriguez - Dur.: 85' - Produz.: Elizabeth Avellan, Robert Rodriguez.

Interpreti e ruoli

Daryl Sabara (Juni Cortez), Alexa Vega (Carmen Cortez), Ricardo Montalban (nonno Cortez), Sylvester Stallone (il giocattolaio), Salma Hayek (Francesca Giggles), Demetra (Courtney Jines), Antonio Banderas (Gregorio Cortez), Carla Gugino (Ingrid Cortez), Romero (Steve Buscemi), GeorebClooney . (Devlin/presidente)

Soggetto

Quando ormai ha deciso di lasciare l'organizzazione degli agenti segreti, Juni Cortez si vede costretto a ripensarci: la sorella Carmen, mentre era in missione, è rimasta intrappolata nel nuovo videogame in 3-D costruito dal malvagio giocattolaio. Questi ha il piano di catturare le menti di tutti i bambini e di dominare il mondo. Carmen é chiusa al quarto dei cinque livelli del gioco. Juni deve raggiungerla e sconfiggere il gioco entro 12 ore. Per essere aiutato, chiede e ottiene la presenza del nonno. Poi affronta i vari livelli, passando dall'arena della Malasorte alla porta dell'Impossibile, superando rischi, scontri e innamorandosi di Demetra. Raggiunta Carmen, e arrivati insieme alla vetta del quinto livello, Juni scopre che Demetra é virtuale, in realtà si tratta del depistatore che doveva fargli ritardare l'arrivo al traguardo. Ora è necessario uscire dal gioco. Interviene il nonno, che affronta il giocattolaio. Quindi Juni invoca la presenza dei genitori e di tutti coloro che hanno partecipato alle altre missioni. Tutti insieme riescono a sconfiggere definitivamente il gioco. E si festeggia in nome della famiglia.

Valutazione Pastorale

Inforcare gli occhialini per osservare il formato tridimensionale è un'esperimento coraggioso che Rodriguez ha voluto affrontare come omaggio al cinema d'avventure allo stato puro, quello degli anni '50. Non si tratta però di un'operazione nostalgica, perchè il tuttofare regista colloca la storia dentro un videogame, ossia nella realtà virtuale, ossia in quel presente e in quel futuro prossimo in cui tanti bambini sono da tempo calati. Un gioco dunque, però non solo. perchè Rodriguez indirizza il racconto verso la presa di coscienza della necessità che genitori e figli (adulti e bambini) siano più che mai uniti nell'affrontare le inevitabili sfide poste dalle nuove tecnologie: non far finta di niente, ma usarle, parlarne insieme, ricavarne sia divertimento sia altre utili indicazioni. Famiglia e scienza così possono incontrarsi sul versante della ricerca di valori e di verità. Lotta tra bene e male, mozione degli affetti, ansia di riscatto, rispetto per figure 'altre', quali il nonno e i diversi. Film simpatico, piacevole, non didascalico e, dal punto di vista pastorale, da valutare come accettabile e senz'altro semplice nello svolgimento e nel modo di proporsi.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare in occasioni di passatempo, come spettacolo di buona fattura e con alcune idee opportune. Ricordarsi di chiedere alla distribuzione gli appositi occhiali.

Le altre valutazioni

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