Presentato alla 19a Festa del Cinema di Roma (2024)
Interpreti e ruoli
Riccardo Scamarcio (Modi, Amedeo Modigliani), Antonia Desplat (Beatrice Hastings), Bruno Gouery (Maurice Utrillo), Luisa Ranieri (Rosalie Tobia), Ryan McParland (Chaïm Soutine), Al Pacino (Maurice Gangnat), Stephen Graham (Léopold Zborowski)
Soggetto
Parigi, 1916. L’artista Amedeo Modigliani, per tutti Modi, si muove nella capitale francese in cerca di fortuna e ispirazione, affascinato da donne, droghe e bottiglia. Al suo seguito bizzarri artisti in cerca di egual fortuna e la musa Beatrice, che prova a contenere i suoi eccessi. Sullo sfondo i colpi della guerra che amplificano i tormenti interiori del protagonista…
Valutazione Pastorale
Classe 1963, Johnny Depp è un attore, regista e musicista statunitense noto per numerosi ruoli iconici che hanno lasciato un segno: i film con Tim Burton tra cui “Edward mani di forbice”, la saga “Pirati dei Caraibi” oppure la favola sociale “Neverland. Un sogno per la vita”. Alla 19ª Festa del Cinema di Roma presenta il suo secondo film da regista “Modi. Tre giorni sulle ali della follia”, dedicato al pittore-scultore Amedeo Modigliani, prendendo le mosse dall’opera teatrale di Dennis McIntyre; autori della sceneggiatura Jerzy e Mary Olson-Kromolowski. Protagonista nel ruolo dell’artista bohémien è Riccardo Scamarcio, nel cast anche Al Pacino, Antonia Desplat, Luisa Ranieri e Bruno Gouery.
La storia. Parigi, 1916. L’artista Amedeo Modigliani, per tutti Modi, si muove nella capitale francese in cerca di fortuna e ispirazione, affascinato da donne, droghe e bottiglia. Al suo seguito bizzarri artisti in cerca di egual fortuna e la musa Beatrice, che prova a contenere i suoi eccessi. Sullo sfondo i colpi della guerra che amplificano i tormenti interiori del protagonista…
“Ho voluto raccontare una storia universale di amore, arte e rifiuto, in modo che tutti e chiunque, non importa chi, cosa, dove e perché, potesse trovare un qualcosa con cui confrontarsi, a cui relazionarsi e in cui riconoscersi in quel groviglio infinito che sappiamo essere la vita, intesa come esistenza: la diretta conseguenza della creazione stessa”. Così Johnny Depp, che alla regia si dimostra di certo coraggioso, come nelle sue interpretazioni, ma il risultato purtroppo non è altrettanto efficace e riuscito. Il suo “Modi” è mosso dal desiderio di scandagliare irrequietezze esistenziali e atto creativo di un artista geniale, che qui viene tratteggiato sui toni dell’eccesso, muovendosi su un tracciato narrativo tragicomico per lo più sbilanciato tra farsesco e grottesco. Si apprezza lo sforzo di Depp nel cercare di costruire una narrazione originale e non scontata, con citazioni anche brillanti al cinema muto del tempo. Il problema è che si tratta di un racconto sovraccarico e slegato, che si fa fatica a seguire, anche per una discontinuità del copione e per i toni in campo. Complesso, problematico.
Utilizzazione
Per i temi affrontati, il film richiede un pubblico adulto.