MONELLA

Valutazione
Inaccettabile, immorale
Tematica
Genere
Erotico
Regia
Tinto Brass
Durata
100'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
MONELLA
Distribuzione
Artisti Associati New Media
Soggetto e Sceneggiatura
Tinto Brass, Barbara Alberti, Carla Cipriani Tinto Brass, Carla Cipriani
Musiche
Pino Donaggio
Montaggio
Tinto Brass

Sogg.: Tinto Brass, Carla Cipriani -Scenegg.: Tinto Brass, Barbara Alberti, Carla Cipriani - Fotogr.: (Panorami-ca/ a colori) Massimo Di Venanzo - Mus.: Pino Donaggio - Montagg.: Tinto Brass - Dur.: 100' - Produz.: Giovanni Bertolucci per California Film s.r.l. Vietato ai minori di anni 18.

Interpreti e ruoli

Anna Ammirati (Lola), Patrick Mower (Andrè), Serena Grandi (Zaira), Mario Parodi (Tommaso), Antonio Salines (Pepè), Susanna Mar-tinkova (signora Michelle), Francesca Nunzi (Wilma), Vittorio Attene (Ginetto), Maurizio Prudenzi (Remo), Carlo Reali (signor Toni), (signora Carla), Edith Roz-snjai (Carmelina), Laura Trotter .

Soggetto

Sul finire degli anni Cinquanta, in una cittadina imprecisata tra Lombardia ed Emilia, la giovanissima Lola è fidanzata con Tommaso, detto-Masetto, che lavora come fornaio. I due hanno ormai deciso di sposarsi, però Masetto è molto geloso e all’impazienza di lei, che è ancora vergine, di fare l’amore con lui, oppone la propria intenzione di volerla “rispettare” fino al giorno delle nozze, anche perché, conoscendo il temperamento acceso di lei, si sente più tranquillo sapendola illibata. Lola però cerca di ribellarsi a questa situazione, gira con fare provocante per strade e campagne, e si fa vedere attratta da Andrè, affascinante 50enne amante della madre Zaire, il quale a sua volta non svela il mistero su chi sia il padre di Lola. Dopo l’ennesima lite tra i due ragazzi, Lola fa credere a Masetto di essere stata violentata da un uomo. Allora lui, preso dalla rabbia, fa l’amore con lei. Quindi si sposano, e tutti sono invitati al pranzo di nozze. I presenti cominciano a ballare, come direttore d’orchestra Brass stesso occhieggia ammiccante verso il pubblico.

Valutazione Pastorale

ben poco c’è da aggiungere rispetto a quanto detto in occasione dei precedenti “titoli” del regista veneziano (Fermo posta, Paprika...). Anche qui siamo alle solite. Brass mette le proprie, innegabili capacità professionali al servizio di storie prevedibili e ripetitive, mirate solo al soddisfacimento di bassi istinti voyeuristici che sono suoi personali e poi si riversano su un tipo di spettatore che facilmente si lascia coinvolgere da musiche suadenti, situazioni pruriginose, immagini accattivanti. Dal punto di vista pastorale, va confermata l’immoralità dell’operazione e la sua totale inaccettabilità.
Utilizzazione: come in precedenza, anche in questo caso, non si vedono pos-sibilità di utilizzazione di prodotti di questo tipo.

Le altre valutazioni

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