MONSTER HOUSE

Valutazione
Accettabile, semplice**
Tematica
Amicizia, Film per ragazzi, Psicologia
Genere
Fiaba d'animazione
Regia
Gil Kenan
Durata
90'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Monster House
Distribuzione
Sony Pictures Releasing Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Pamela Pettler, Rob Schrab, Dan Harmon Dan Harmon, Rob Schrab
Musiche
Douglas Pipes
Montaggio
Adam P. Scott

Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg.: Dan Harmon, Rob Schrab - Scenegg.: Pamela Pettler, Rob Schrab, Dan Harmon - Fotogr.(Scope/a colori): Xavier Perez Grobet, Paul C. Babin - Mus.: Douglas Pipes - Montagg.: Adam P. Scott - Dur.: 90' - Produz.: Jack Rapke, Steve Starkey.

Soggetto

Con tanta paura ma anche con la voglia di provare l'avventura, tre adolescenti (DJ, Timballo e Jenny) si avvicinano alla casa dove vive il vecchio sig. Nebbercraker. Ben prestono scoprono che la casa vive di vita propria e inghiotte oggetti e persone che riescono a varcare la soglia. Il ragazzo Skull, più grande di loro, li esorta tuttavia ad entrare e a mettere in crisi quello strano fenomeno. I tre seguono il consiglio e tuttavia non riescono ad evitare la furibonda reazione della casa. Si capisce infine che il vecchio custodisce dentro quelle pareti il ricordo della moglie morta, una donna di grandi dimensioni. L'ultima reazione consente ai malcapitati di essere di nuovo buttati fuori sulla strada. Qui trovano i genitori che si erano assentati. E tutti tornano nelle rispettive abitazioni a cercare i dolci della merenda.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un cartone animato con una bella personalità, forte nelle immagini, incisivo nel disegno. Si direbbe che la storia prenda spunto dal genere horror per farne una parodia e derivarne una favola in stile Cappuccetto Rosso. L'intreccio classico parte infatti dall'ingenuità infantile, prosegue con l'indicazione della lotta personale come momento di passaggio per la crescita, si conclude con il recupero dell'equilibrio tra i ragazzi e la famiglia. In certi passaggi può sembrare che il tono pauroso sia un po' troppo calcato. Ma è la paura filtrata dall'occhio del bambino, il suo timore reso più grande dalla 'non conoscenza'. Incalzante nel ritmo, il racconto é avvincente e ben strutturato. Dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile, e nell'insieme semplice.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da recuperare come proposta per bambini e adolescenti.

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