Sogg.: Basato sul personaggio creato da Rowan Atkinson - Scenegg.: Richard Curtis, Robin Driscoll. -Fotogr.: (Normale/a colori) Francis Kenny - Mus.: Howard Goodall - Mon-tagg.: Christopher Blunden - Dur.: 98' - Produz.: Peter Bennet - Jones, Eric Fellner, Tim Bevan
Interpreti e ruoli
Rowan Atkinson (Bean), Peter Mac Nicol (David Langley), Pamela Reed (Alison Langley), Harris Yulin (George Grierson), Burt Rey-nolds (generale Newton), Andrew Lawrence (Kevin Langley), Peter Egan, John Mills, Peter Capalbi, June Brown, Peter James, Clive Corner, Rob Brownstein, Julia Pearlstein.
Soggetto
Un ricchissimo filantropo americano è riuscito a riportare in California dallEuropa il più famoso dipinto americano, e la Grierson Gallery chiede alla Royal National Gallery di Londra di inviare a Los Angeles il loro studioso più stimato per supervisionare e presentare levento. Gli inglesi però inviano, anche perchè protetto dal direttore, il loro impiegato più inetto e insopportabile, mr. Bean. A Los Angeles mr. Bean è ospite di David, lassi-stente della galleria, ma la sua presenza porta scompiglio nella tranquilla famiglia che non sopporta quella irritante modo di fare. Il direttore lascia Bean solo nella stanza, ed egli sporca il quadro in modo irreparabile, riuscen-do a rimetterlo in sesto, quando arriva il momento dellinaugurazione. Chia-mato a parlare, Bean inventa qualche strano discorso che suscita lapprova-zione dei presenti. Poi Bean si improvvisa medico per curare la figlia di David ricoverata in ospedale. Quindi la famiglia si riconcilia con lui, e Bean, scambiando regali con loro, riparte soddisfatto per lInghilterra.
Valutazione Pastorale
il personaggio di mr. Bean si è affermato sugli schermi televisivi in gag e scenette spesso brevi e senza dialogo. Costretto a stare dentro una storia per circa novanta minuti, il comico perde molta della sua verve, risultandogli più difficile fare a meno della parola nel continuo rapporto con gli altri. Peraltro la sceneggiatura risulta carente: la storiellina è veramente esile, con poche sorprese e non dà modo al comico di sfruttare a pieno la propria mimica facciale. Il film quindi è leggerissimo, appena appe-na ravvivato dalla consueta polemica inglesi contro americani, ma nel complesso banale e poco vivace. Dal punto di vista pastorale, va sottolineata lassenza di volgarità o di situazioni sopra le righe. Il film quindi rimane sul-la linea del semplicistico e dellinconsistenza.
Utilizzazione: il personaggio mr. Bean, come spesso accade per i comici, può suscitare simpatie o antipatie e comunque, nellinsieme, il film può esse-re proposto in programmazione ordinaria. In altre occasioni, lo si può inseri-re in proposte sui modi attuali di fare comicità nel cinema europeo (magari a confronto con quello americano).