Sogg.: tratto dal romanzo "Mr. Bridge", "Mrs. Bridge" di Evan S. Connell - Scenegg.: Ruth Prawer Jhabvala - Fotogr.: (normale/a colori) Tony Pierce Roberts - Mus.: Richard Robbins - Montagg.: Humphrey Dixon - Dur.: 126' - Produz.: Ismail Mercant
Interpreti e ruoli
Paul Newman (Walter Bridge), Joanne Woodward (India Bridge), Saundra Mc. Clain (Harriet), Margaret Welsh (Carolyn Bridge), John Bell (Duglas Bridge), Kyra Seagwick (Ruth Bridge), Simon Callow (Dr. Alex Saver), Remak Kamsay
Soggetto
a Kansas City, negli anni '40, vivono nella loro bella casa i coniugi Walter e India Bridge, appartenenti alla buona società cittadina, con tre figli: due ragazze, Ruth e Carolyn e un maschio più giovane, Douglas. Del servizio si occupa con efficienza la domestica di colore, Harriet. Walter è un avvocato, conservatore convinto, molto assorbito dal lavoro, e di carattere autoritario e freddo, che tratta la moglie (per la quale prova ancora desiderio) come se fosse un oggetto: le dà ricchezza e prestigio sociale, ma la domina e guida con prepotenza in tutto, dalle opinioni politiche alle letture, senza tener conto della sua personalità. India, sensibile e dolce si è lasciata schiacciare dal marito senza proteste, salvo qualche momento di rara ribellione, che lui è subito pronto a rintuzzare. I tre figli si adeguano all'esempio del padre, e non rispettano veramente la madre, della quale a volte si burlano fra loro per i suoi modi infantili e per gli antiquati principi morali. Intanto, mentre Ruth si stabilisce a New York, per tentare la carriera di attrice, Carolyn, conosce a scuola Jill, un giovanotto di modesta origine e, nonostante la iniziale opposizione di Walter, riesce a sposarlo. Passano gli anni: Walter conduce India a fare un bel viaggio in Europa; Ruth trova a New York un soddisfacente lavoro, ma non nel teatro: Douglas parte militare come aviatore. Successivamente la migliore amica di India, Grace, una donna insoddisfatta e critica anche verso se stessa, che teme d'impazzire, si suicida coi sonniferi, e India ne soffre molto. Frattanto Carolyn ha violente liti col marito, che la picchia; Douglas torna congedato a casa, dove apprende che il padre è malato di cuore; Ruth ha un'esperienza amorosa con un giovanotto, ma scrive di lui alla madre in modo ipocrita, perché è convinta che lei non potrebbe mai approvare la libertà sessuale dei giovani moderni. Rimasta sempre più sola India continua la sua vita di bambola, apparenemente Serena.
Valutazione Pastorale
in questo film James Ivory mentre dimostra la solita perfetta e calligrafica cura dell'ambientazione non riesce ad approfondire sufficientemente i caratteri, e renderli vibranti. Pertanto la vicenda di questi due coniugi borghesi risulta piuttosto superficiale e sbiadita, e non suscita mai molto interesse. Il personaggio di India è poi troppo ingenuo e bamboleggiante, mentre quello di Walter troppo freddo e disumano. Brava anche se un po' monotona Joanne Woodward nell'interpretazione di questa donna dolce e debole, succube del marito, mentre Newman appare così rigido e monocorde da risultare inespressivo. Complessivamente il film è piuttosto noioso, stucchevole e piatto. Alcune situazioni e scene richiedono delle riserve.