Interpreti e ruoli
Luca Marinelli (Mufasa), Elodie (Sarabi), Marco Mengoni (Simba), Elisa (Nala), Stefano Fresi (Pumbaa), Edoardo Leo (Timon), Alberto Boubakar Malanchino (Taka), Toni Garrani (Rafiki), Emma Cecile Rigonat (Kiara)
Soggetto
Africa, il leone Simba e la sua compagna Nala lasciano momentaneamente la loro cucciola Kiara in custodia dei fidati amici Timon, Pumbaa e Rafiki. La piccola scopre così le gesta di suo nonno Mufasa, fondatore della comunità di animali dove vivono. È Rafiki a raccontarle di come il piccolo Mufasa si ritrovò separato dal suo branco e finì per crescere come un orfano in una nuova famiglia di leoni insieme a Taka. Tra i due si stabilì un legame di amicizia fraterna…
Valutazione Pastorale
Una storia che brilla da trent’anni, dal 1994. O forse da quattro secoli, dal testo di William Shakespeare “Amleto”, cui l’animazione Disney si ricollega. “Il re leone” è un cartoon dei record, tra i primi dieci titoli ad aver incassato di più nella storia del cinema. Da lì sono nati svariati sequel, l’adattamento in chiave musical a Broadway dal 1997 e poi una nuova versione live-action. Su tale scia poggia il nuovo titolo “Mufasa. Il re leone”, live-action che si focalizza su uno dei personaggi più amati della saga, il capostipite Mufasa, padre di Simba. A dirigere il film il Premio Oscar Barry Jenkins (suoi “Moonlight” del 2016 e “Se la strada potesse parlare” del 2018). Doppiatori Luca Marinelli, Elodie, Alberto Boubakar Malanchino, Elisa, Marco Mengoni, Stefano Fresi ed Edoardo Leo.
La storia. Africa, il leone Simba e la sua compagna Nala lasciano momentaneamente la loro cucciola Kiara in custodia dei fidati amici Timon, Pumbaa e Rafiki. La piccola scopre così le gesta di suo nonno Mufasa, fondatore della comunità di animali dove vivono. È Rafiki a raccontarle di come il piccolo Mufasa si ritrovò separato dal suo branco e finì per crescere come un orfano in una nuova famiglia di leoni insieme a Taka. Tra i due si stabilì un legame di amicizia fraterna…
Due i perni del racconto. Anzitutto la dimensione estetico-visiva, così accurata, realistica e immersiva. Si fa esperienza della vita nei magici luoghi dell’Africa, dalle terre desertiche a quelle segnate da clima rigido, fino alle aree verdeggianti tra Kenya e Tanzania, seguendo il percorso formativo dei leoni Mufasa e Taka. L’aspetto grafico-tecnologico è, pertanto, un potente elemento di attrazione a livello spettatoriale, ma a funzionare è anche l’impianto narrativo, il copione. La storia, infatti, oscilla tra presente e passato, con giochi di flashback. Viene raccontata la vicenda del giovane Mufasa che perde genitori e certezze in tenera età, imparando a emergere nella vita della savana solo con le proprie forze e con l’amico fraterno Taka. Un legame tra i due profondo, ma non privo di fratture o fragilità, dovute a incertezze caratteriali e gelosie sottaciute. Con “Mufasa. Il re leone” la Disney mette in campo un racconto denso e stratificato, destinato a un pubblico vario e differenziato. Non adatto ai piccolissimi, perché la storia è segnata anche da perdite o momenti di lotta tra animali legati all’affermazione del più forte, ma nel complesso è un’opera ariosa e formativa direzionato a tutta la famiglia. Consigliabile, poetico, per dibattiti.
Utilizzazione
Programmazione ordinaria. Si richiede attenzione ai piccolissimi per alcuni passaggi della storia (tema della morte o violenza tra animali).