Interpreti e ruoli
Ercan Kesal . (Basri), Muhammet Uzuner (Murat), Tansu Bicer . (Camil)
Soggetto
In Turchia oggi il 55enne Basri lavora come guardiano delle ferrovie. Mentre controlla a piedi ogni chilometro dei binari, il suo pensieri fisso è però rivolto al figlio Seyfi. Scomparso misteriosamente diciotto anni prima quando studiava all' università di Istanbul e venne fermato dalla polizia, di lui da allora si sono perse le tracce. Basri va ogni giorno al commissariato in attesa di notizie...
Valutazione Pastorale
Dramma, certamente, ma di più, di quel dramma, inevitabile metafora che dai brutti misteri della recente storia turca si allarga a tutte quelle geografie dentro le quali l'asprezza della vita quoridiana va di pari passo con scenari sociali e poltici che negano libertà e verità. Geografia del territorio e radiografia dell'anima: la figura di Basri resta indimenticabile per le cadenze di dolore ritroso e silenzioso che offre, dolore profondoma composto e dignitoso. Nel silenzio del paesaggio, e nella studiata lentezza dello stile (tra piani fissi e sguardi attoniti) l'atto d'accusa arriva più forte, deciso, implacabile. E il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria ma certo è preferibile proporlo in occasioni mirate per avviare un'ampia riflessione sia sui contenuti sia sui modi (severi, asciutti, quasi ieratici) scelti dal regista Aydin. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.