Napoleon

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amore-Sentimenti, Donna, Famiglia, Guerra, Matrimonio - coppia, Politica-Società, Potere, Storia, Violenza
Genere
Bellico-drammatico, Biografico, Storico
Regia
Ridley Scott
Durata
158'
Anno di uscita
2023
Nazionalità
Regno Unito, Stati Uniti
Titolo Originale
Napoleon
Distribuzione
Eagle Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
David Scarpa
Fotografia
Dariusz Wolski
Musiche
Martin Phipps
Montaggio
Sam Restivo, Claire Simpson
Produzione
Ridley Scott, Joaquin Phoenix Mark Huffam, Kevin J. Walsh. Casa di produzione: Apple Studios, Latina Pictures, Scott Free Productions

Interpreti e ruoli

Joaquim Phoenix (Napoleone Bonaparte), Vanessa Kirby (Giuseppina di Beauharnais), Tahar Rahim (Paul Barras), Catherine Walker (Maria Antonietta), Ben Miles (Armand Augustin Louis de Caulaincourt), Ludivine Sagnier (Teresa Cabarrus), Paul Rhys (Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord), Rupert Everett (Duke of Wellington), Miles Jupp (Emperor Francis I)

Soggetto

Francia, 1789. Al tempo della Rivoluzione francese l’ufficiale Napoleone Bonaparte compie una decisa ascesa politica sino al grado di generale. Seguono le grandi battaglie che lo portano fino alle soglie dell’Africa, per tornare poi con un mandato forte a Parigi dove ben presto si trova a sedere sul trono. Tra una battaglia e l’altra sposa Giuseppina di Beauharnais. Bonaparte viene adulato da molti, ma aumentano anche le file dei suoi detrattori. Se ne seguono dunque le gesta sul campo, le scelte di politica interna e internazionale, sino alla decisione di marciare alla conquista della Russia, che gli costerà corona e regno…

Valutazione Pastorale

Il regista britannico Ridley Scott ci ha abituato a racconti sempre grintosi e innovativi, con un spiegamento di imponenti effetti scenici. Tra i suoi primi titoli tre cult della Nuova Hollywood: “Alien” (1979), “Blade Runner” (1982) e “Thelma & Louise” (1991). Dagli anni Duemila in poi l’autore si è direzionato verso kolossal epici sulle rotte della Storia: “Il gladiatore” (2000), “Le crociate. Kingdom of Heaven” (2005) e il recente “The Last Duel” (2021). Con il suo ultimo film “Napoleon”, produzione ad alto budget targata Apple Studios, si confronta con la figura di Napoleone Bonaparte, tra mito politico-bellico e fragilità esistenziali. A impersonarlo in maniera maiuscola Joaquin Phoenix; accanto a lui l’elegante Vanessa Kirby nel ruolo dell’amata Giuseppina di Beauharnais, la prima moglie.
La storia. Francia, 1789. Al tempo della Rivoluzione francese l’ufficiale Napoleone Bonaparte compie una decisa ascesa politica sino al grado di generale. Seguono le grandi battaglie che lo portano fino alle soglie dell’Africa, per tornare poi con un mandato forte a Parigi dove ben presto si trova a sedere sul trono. Tra una battaglia e l’altra sposa Giuseppina di Beauharnais. Bonaparte viene adulato da molti, ma aumentano anche le file dei suoi detrattori. Se ne seguono dunque le gesta sul campo, le scelte di politica interna e internazionale, sino alla decisione di marciare alla conquista della Russia, che gli costerà corona e regno…
La sceneggiatura di “Napoleon” è firmata da David Scarpa – già collaboratore di Ridley Scott per “Tutti i soldi del mondo” (2017) nonché per l’imminente “Gladiatore 2” – e si concentra su un racconto biografico giocato tra volto pubblico di Bonaparte e insicurezze private, nelle stanze di palazzo. L’opera, infatti, ritrae il celebre generale come un uomo determinato, granitico, ma anche ammalato di egocentrismo e con sussulti di vanità. Un’istantanea che ne smitizza l’aura di perfezione e che ci riconsegna un profilo altalenante, tra picchi di grandezza e miserie interiori, vertigini solipsistiche. Altro grande tema è l’amore per la prima moglie Giuseppina, allontanata dalla vita aurea di palazzo perché incapace di donargli un erede. La cercherà sempre, anche in punto di morte. Il rapporto tra i due viene descritto a corrente alternata, tra scrosci di gelosia, passioni, infantilismi e una dipendenza quasi simbiotica.
Se il film non gira perfettamente da un punto di vista storico-narrativo, come pure nella caratterizzazione dei personaggi – che i due protagonisti Phoenix e Kirby portano a casa con indubbio talento –, a conquistare è di certo la regia di Scott, quella sua capacità di orchestrare grandi scene di azione: magnifici quadri visivi esaltati dall’ottima fotografia di Dariusz Wolski e dalle musiche di Martin Phipps. Il “Napoleon” di Ridley Scott affascina e suggestiona lo sguardo, ma rischia di annoiare un po’ l’attenzione. Bene, dunque, ma non benissimo. Complesso, problematico, per dibattiti.

Utilizzazione

Indicato per la programmazione ordinaria e per successive occasioni di dibattito.

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