Orig.: Italia (2016) - Sogg. e scenegg.: Gianluca Bomprezzi, Paolo Costella - Fotogr.(Scope/a colori): Mark Melville - Mus.: Michele Braga - Montagg.: Mauro Bonanni, Emiliano Bellardini - Dur.: 90' - Produz.: Fabio Boldi e Claudio Saraceni per Mari Film e Ideacinema.
Interpreti e ruoli
Massimo Boldi (Peppino), Biagio Izzo (Ambrogio), Debora Villa (Bianca), Barbara Tabita. (Celeste), Paolo Conticini (Leo), Enzo Salvi (Checco), Anna Tatangelo (Eva), Loredana De Nardis (Brigitta), Riccardo Rose (Riccardo), Simone Paciello (Simone), Ludovica Bizzaglia . (Ludovica), Giulia Penna (Penna), Paola Caruso (Andrea), Bonaria Decorato (Susy)
Soggetto
Peppino, carabiniere milanese, e Ambrogio, fioraio napoletano, scoprono che i rispettivi figli, Riccardo e Simone, sono fidanzati con le coetanee Giulia e Ludovica, ma i quattro non si sono mai incontrati dal vivo. Intenzionati a risolvere il problema, i due, insieme alle rispettive mogli Bianca e Celeste, decidono di partire per una vacanza in un villaggio pugliese, sede dellì'annuale ritrovo degli utenti di "Cupido2.0", app. per incontri tra giovani...
Valutazione Pastorale
Incoraggiato dal successo lo scorso anno di "Matrimonio al Sud", Boldi ritorna al timone di questo "Natale al Sud", che forse non è un seguito ma, altrettanto forse, poco ci manca per essere considerato la pallida fotocopia di un già sbiadito originale. Linizio ci prova a mescolare le carte, con Boldi che ha un nome napoletano (Peppino) e Izzo invece uno vagamente nobile milanese (Ambrogio). Ma si tratta di un espediente che mostra subito il fiato corto e si esaurisce nel frastuono delle parole, dei rumori, delle battute ripetute a gran cassa. Dopo un inizio sotto la neve, la storia rapidamente si trasferisce al Sud, dove naturalmente splende il sole e tutti fanno bagni. Magia del cinema, dei trucchi, del chiudere la porta a Milano e riaprirla a Fasano, con una leggerezza di racconto che fa a pugni con la vicenda, nella quale dominano equivoci, doppi sensi, ricerca di trappole, finti corteggiamenti, medicine inventate, promesse fasulle e innominabili divertimenti. Perché Boldi, dopo aver attraversato con successo per quaranta anni tutte le sfumature della commedia, si presti oggi a replicare una comicità vecchio stile e fuori dal tempo, pensando di rinfrescarla con aggiornamenti di patetica modernità, è un mistero di difficile soluzione (o forse è fin troppo evidente?) Resta che in questo copione ogni battuta è difficilmente digeribile e i numerosi caratteristi coinvolti (Debora Villa, Barbara Tabita, Paolo Conticini, Enzo Salvi, Loredana De Nardis) sono inesorabilmente coinvolti in un gioco alla sottrazione dell'umorismo, nonostante ce la mettano tutta per tenere alta la tradizione dei grandi caratteristi italiani. Finita la vacanza, si torna prima nella neve di Milano poi addirittura in un cinema, dove Boldi/Izzo finiscono di vedere il film e chiedono se è piaciuto. Domanda rischiosa e esempio sgalembo di metacinema, cui seguono gli auguri di Natale a tutti gli spettatori. Auguri accolti e ricambiati. Con sincerità e senza scherzi. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come futile e nell'insieme segnato da molte grossolanità.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con qualche attenzione per chi gradisce meno una comicità onestamente poco sorvegliata e alquanto facilona.