Orig.: Italia (2001) - Sogg.: Ficarra & Picone - Scenegg.: Francesco Bruni, Giambattista Avellino, Ficarra & Picone - Fotogr.(Panoramica/a colori): Roberto Forza - Mus.: Lello Analfino e I Tinturia - Montagg.: Alessio Doglione - Dur.: 92' - Produz.: Rodeo Drive, RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
Salvo Ficarra (Salvo), Valentino Picone (Valentino), Marica Coco (Sandra), Stefania Bonafede (Loredana), Luigi Maria Burruano (Don Ciccio), Dario D'Ambrosi (commissario), Massimo Olcese (controllore metro)
Soggetto
A Cardaci, paesino vicino a Palermo, due ragazzi, Salvo e Valentino, si ostinano a non crescere e cercano di ritardare con ogni mezzo la loro entrata nel mondo del lavoro. Intorno a loro si muovono il proprietario del bar, lo sciocco preso di mira da tutti, il boss Don Ciccio comandato a bacchetta dalla moglie, e infine le due fidanzate Sandra e Loredana, più serie e impegnate nel lavoro. Con la scusa di partecipare a vari concorsi pubblici, i due vanno in giro per l'italia. Eccoli ora a Milano, dove sono in ballo posti da bibliotecario. L'obiettivo è in realtà quello di andare in giro per i famosi locali notturni della città. Ma non tutto fila liscio, anzi per una serie di equivoci i due finiscono in questura. Arrivati finalmente al concorso, rispondono in modo ai questionari in modo casuale e distratto. Tuttavia, ben raccomandati da Don Ciccio, vincono e devono presentarsi al lavoro. La paura dell'impiego e la prospettiva di doversi sposare li spingono al gesto disperato di bruciare il municipio, così da evitare le nozze. Infiltratisi nottetempo nel palazzo, restano sorpresi quando vi trovano proprio le due fidanzate a loro volta munite di tanica di benzina. Rivelano anch'esse di non voler cambiare le cose perchè intenzionate ad aprire un'attività in proprio che porta via molto tempo. Così i due giovani hanno ormai scampato tutti i pericoli, e possono continuare nel loro far niente.
Valutazione Pastorale
Registriamo l'ennesimo passaggio al grande schermo di attori cabarettistico-televisivi formatisi nei teatri di provincia. Il duo Ficarra-Picone esprime una comicità spontanea e immediata, fatta di gestualità, ammiccamenti, giochi verbali. Tutto è reso funzionale a comporre lo spirito di un tipo di vita mediterraneo e isolano che fa riferimento a modelli sociali e culturali di lontana tradizione. Di fronte a questi le nuove generazioni si pongono con atteggiamenti distaccati e disincantati, che non rinunciano a proporsi come i 'vitelloni' del terzo millennio e tuttavia fanno i conti ad esempio con la nuova voglia di protagonismo e di iniziativa delle ragazze intorno, ora imprenditrici prima di diventare mogli o madri. Leggero, apprezzabile nella semplicità dello svolgimento e delle gag, il racconto mantiene freschezza, una certa bonomia, una giusta dose di ironia con qualche retrogusto amarognolo. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, e nell'insieme brillante.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre nell'ambito del rapporto cinema italiano-realtà territoriali.