Sogg. e Scenegg.: Megan Sim-pson Huberman - Fotogr.: (Normale/a colori) Steve Arnold - Mus.: David Hirishfelder - Montagg.: Marcus D'Arcy - Dur.: 104' - Produz.: Sue Mil-liken
Interpreti e ruoli
Claudia Karvan (Tania), Guy Pearce (Mark), Matt Day (Rob), Lisa Hensley (Laetitia), Pippa Grandison (Colette), John Howard (Davis), Scott Love (Harrison), Christopher Morsley, Heidi Lapaine, Christine Anu, Artur Dignam, Norma Seres, Will Usic.
Soggetto
Due persone completamente diverse si incontrano ad una festa il giorno di San Valentino, Mark è il nuovo conduttore di un programma televi-sivo, Tania è una giornalista scientifica. Parlano tra loro e sembrano non ave-re niente in comune ma si innamorano e cominciano a vivere insieme. Dopo due anni sembra arrivato il momento della rottura, perchè il lavoro prevale sui sentimenti e la tensione aumenta. Tania dice che se lui si mettesse nei panni di lei capirebbe meglio le difficoltà. La mattina dopo, quando si sve-gliano la trasformazione è cosa fatta, lui è nel corpo di lei e viceversa. Tania ha la faccia di lui, il suo lavoro, il suo appartamento, la sua vita. Obbligati tra mille difficoltà a vivere l'esistenza quotidiana dell'altro, sul lavoro, con gli amici, con l'attività sentimentale e sessuale, i due arrivano a conoscersi come mai avevano fatto prima. Dopo una notte passata insieme, all'alba si accor-gono che la trasformazione contraria è avvenuta. Ciascuno è tornato nella propria pelle, ed ora possono ricominciare a vivere insieme.
Valutazione Pastorale
il tema del travestimento, dell'immedesimazione nei panni altrui per comprenderne meglio problemi e affanni non è certo nuovo ed è spesso espediente per creare situazioni a metà tra la comicità e il paradosso. Qui si parla di due giovani a loro agio più nel campo lavorativo e professionale che non in quello dei sentimenti, che li vede spiazzati e incapa-ci di concretezza. Lo scambio di identità diventa allora il mezzo per uscire dai rispettivi egoismi, conoscere ed apprezzare di più l'altro. La commedia è brillante e spigliata, c'è qualche spunto critico sull'arrivismo carrieristico, la parte finale è attraversata da un filo di poesia. Dal punto di vista pastorale, va evidenziata qualche scabrosità inevitabilmente dettata dalla situazione di scambio di ruoli, e la considerazione che tra i protagonisti e i loro amici si parla sempre di convivenza e mai di matrimonio.
Utilizzazione: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. In altre circostanze può servire per cicli su giovani e sentimenti, giovani e lavoro, e sul tema dello scambio di identità al cinema.