Orig.:Stati Uniti(1998)- Sogg.:Gigi Levangie - Scenegg.:Gigi Levangie e Jessie Nelson &Steven Rogers & Karen Leigh Hopkins e Ron Bass - Fotogr.(Scope/a colori):Donald M.McAlpine - Mus.:John Williams - Montagg.:Neil Travis - Dur.:124' - Prod.:Wendy Finerman,Chris Columbus,Mark Radcliffe,Michael Barnathan.
Interpreti e ruoli
Julia Roberts (Isabel Kelly), Susan Sarandon (Jackie Harrison), Ed Harris (Luke Harrison), Jena Malone (Anna Harrison), Liam Aiken (Ben Harrison), Lynn Whitfield (dott.sa Sweikert), Darrell Larson (Duncan Samuels), Mary Louise Wilson, Andrè Blake, Russel Harper.
Soggetto
Luke e Jackie Harrison si sono separati. I due figli, Anna, di dodici anni, e Ben, di sette, vivono con il padre, che ha un' altra compagna, Isabel, fotografa di moda dedita molto alla carriera. La mattina Isabel non riesce a svegliare e preparare i bambini per la scuola, e tutte le operazioni si compiono solo quando arriva Jackie. I bambini non amano Isabel e non perdono occasione, soprattutto Anna, per far rilevare la superiorità della vera madre. Anche Jackie non ama Isabel, e i rapporti tra loro due sono improntati ad una mal celata rivalità. Un giorno a Jackie viene diagnosticato un tumore maligno. All'inizio lei tiene per se la notizia. Sta per rivelarla a Luke, quando lui le confida di avere intenzione di sposare Isabel, alla quale ormai si sente molto legato. Tra Isabel e i bambini le cose procedono a corrente alternata: Anna , che é la più ostile, si confida con lei quando va incontro alle prime difficoltà sentimentali a scuola. Isabel le dà alcuni consigli, che ottengono i risultati sperati ma che Jackie non approva. Quando si avvicina Natale, Jackie sa che il male le lascia ormai poco tempo. Tutti sono riuniti intorno all'albero. Jackie propone di scattare alcune foto. L'ultima vuole che sia fatta tutti insieme. Allora Isabel inserisce l'autoscatto e corre verso il divano. Mentre il click scatta, Jackie prende per mano Isabel.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una commedia americana che affronta in chiave ora brillante ora intimista ora amara quelli che si definiscono "i fatti della vita". Un uomo, due donne, due bambini nella fase delicata del passaggio dall' infanzia all'adolescenza : gioie e difficoltà della vita familiare negli anni '90. Una delle due donne però é di troppo : ecco allora il male incurabile a risolvere imparzialmente la conflittualità, ecco la fotografia finale a sancire un inevitabile passaggio di consegne tra la madre vera e quella nuova. Il film é esemplare, perché mostra con quale naturalezza e sicurezza (senza avere timore di spingere sul pedale delle situazioni più commoventi al limite dello strappalacrime), il cinema americano riesca ad affrontare in un' ottica sentimentale problemi grossi, come la separazione dei genitori, l'educazione dei figli e gravi come la malatia e la morte: sempre muovendosi in un quadro di accenti consolanti e consolatori, che non prevedono dolori accentuati ma anzi trasmettono la forza per andare avanti. Si ride, si piange, si parteggia di volta in volta per l'una o per l'altra delle due attrici/dive, cui sono affidati i ruoli principali.Dal punto di vista pastorale, é indubbio il realismo delle problematiche affrontate, ed é da accettare il tono comunque costruttivo e propositivo con cui sono affrontate. Resta da avanzare qualche riserva, proprio per quei toni sbrigativi, illusori, un po' artificiosi che punteggiano qua e là il racconto.