Orig.: Austria/Francia/Germania/Italia (2005) - Sogg. e scenegg.: Michael Haneke - Fotogr.(Panoramica/a colori): Christian Berger - Mus.: - Montagg.: Michael Hudecek - Dur.: 117' - Produz.: Les Films du Losange, Wega Film, Bavaria Film, Valerio De Paolis.
Interpreti e ruoli
Daniel Auteuil (Georges), Juliette Binoche (Anne), Maurice Benichou (Majid), Annie Girardot (madre di George), Bernard Le Coq (caporedattore alla televisione), Walid Afkir (figlio di Majid), Lester Makedonsky (Pierrot), Daniel Duval (Pierre), Nathalie Richard (Mathilde), Denis Podalydes (Yvon), Aissa Maiga . (Chantal)
Soggetto
A Parigi Georges, presentatore televisivo, comincia a ricevere a casa in forma anonima videocassette girate su di lui e sulla sua famiglia. Risultata troppo generica la denuncia alla polizia, Georges litiga con la moglie Anne sulle forme di inziative da prendere. Poi comincia a pensare che l'autore delle riprese possa essere uno che lo conosce bene, e da molto tempo, forse addirittura dal periodo dell'adolescenza. In un crescendo di sospetti, di accuse, di agguati, Georges si trova coinvolto anche nel suicidio di Majid, un algerino che, all'indomani della guerra per l'indipendenza contro la Francia, era stato assunto in servizio presso la sua famiglia e che lui non aveva mai visto di buon occhio. Ora George va a scuola a prendere il figlio, ma si addormenta. Il figlio aspetta.
Valutazione Pastorale
La vicenda risulta difficile da inquadrare. La si può definire 'thriller' perché c'é un interrogativo da svelare (chi invia i VHS?). Ma la soluzione però non arriva, mentre appaiono fatti imprevisti, tornano a galla situazioni nascoste, piccole/grandi colpe rimosse e considerate finite. Com'é sua abitudine, il regista austriaco Haneke si diverte di più a prendere a pretesto le coordinate di un genere per poi smontarle e rimontarle a suo piacimento. La normale successione cronologica allora si spacca a favore di una a-temporalità che la m.d.p. inquadra e scarnifica al grado zero. Se l'immagine fissa delimita il tempo reale (l'oggi), la stessa inquadratura diventa tuttavia il primo tassello del recupero del passato (l'ieri). Così il cinema recupera la memoria rimossa e fa scattare le colpe none spiate. E' un narrare frammentato, spezzettato, spiazzante quello di Haneke tra i chiaroscuri della coscienza. Un percorso come un rompicapo, che significa anche indagine psicanalitica fine a se stessa, terreno di pessimismo esistenziale. Per una parte gli interrogativi sono motivati, per l'altra subentra qualche compiacimento formale. Per cui il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile, complesso e da destinare a dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria cone attenzione per la presenza di minori. Più opportuno riservarlo ad occasioni mirate. Stessa cura é da tenere per i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.