Orig.: Stati Uniti (2007) - Sogg. e scenegg.: Allan Loeb - Fotogr.(Scope/a colori): Tom Stern - Mus.: Johan Soderqvist, Gustavo Santaolalla - Montagg.: Pernille Bech Christensen, Bruce Cannon - Dur.: 118' - Produz.: Sam Mendes, Barbara Kelly, Sam Mercer.
Interpreti e ruoli
Halle Berry (Audrey Burke), Benicio Del Toro (Jerry Sunborne), David Duchovny (Brian Burke), Alexis Llewellyn (Harper Burke), Micah Berry (Dory Burke), John Carroll Lynch (Howard Glassman), Alison Lohman (Kelly), Robin Weigert (Brenda), Omar Benson Miller (Neal), Sarah Dubrovsky (Spring), Maureen Thomas (nonna Ginnie Burke), Patricia Harris . (moglie di Howard)
Soggetto
A Seattle, Audrey ha perso il marito Brian ed è rimasta con i due figli piccoli Harper e Dory. Nella casa vicino a loro arriva Jerry, alcolista disadattato e miglior amico di Brian. Jerry sta cercando di guarire; Audrey sta cercando di continuare a vivere. I due sono malati, un po' si sorreggono un po' si ostacolano, si respingono e si attirano. Entrambi vogliono ricominciare una nuova vita.
Valutazione Pastorale
Segnalatasi con due titoli convincenti ("Non desiderare la donna d'altri", 2005; "Dopo il matrimonio", 2006), la danese Susanne Bier esordisce nel cinema americano, ripercorrendo la strada di molti suoi illustri predecessori europei (Curtis, Sirk, Zinnemann...). La malattia e la difficoltà di elaborare il lutto si incontrano lungo un terreno irto di problemi e di chiaroscuri. Il cammino di Jerry per uscire dalla dipendenza dall'alcool é all'insegna di slanci contraddittori e sfocia nella scena-madre della grande crisi. Il dolore di Audrey é scandito lungo le tappe di un'atteggiamento nei confronti della perdita da ricostruire solo a prezzo di nuova forza e solidità caratteriale. I temi ci sono (la famiglia, i figli, l'assenza del padre, il lavoro, l'amicizia, l'alcool, l'amore trattenuto...) ma lo svolgimento, più che sul dramma, vira appunto sul melodramma, sulla forte esposizione dei sentimenti, sullo sconvolgimento interiore. Bier costruisce un meccanismo solido e coerente, facendo riflettere e insieme scavalcando ogni possibile suggestione didascalica. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e nell'insieme problematico.
Utilizzazione
Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza dei più piccoli. Stessa cura é da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.