Orig.: Italia (2016) - Sogg.: Salvatore De Mola, Sabina Florenzi, Leonardo Tiberi - Scenegg.: Salvatore De Mola, Leonardo Tiberi - Fotogr.(Panoramica/a col.): Stefano Paradiso - Mus.: Baptiste Allard - Montagg.: Luca Onorati - Dur.: 90' - Produz.: Maurizio e Manuel Tedesco per Baires Produzioni Istituto Luce Cinecittà.
Interpreti e ruoli
Alessandro Tersigni (Guglielmo Cusin), Yari Gugliucci (Fiorello La Guardia), Davide Giordano (Luciano Cusin), Beatrice Arena (Agnese Pavan), Eliana Miglio (Marie La Guardia), Emanuela Grimalda (sorella Adelaide), Roberto Citran (dott. Bassani), Michele Vigilante (tenente Lanfranchi), Gianluca Mancuso (Benetti), Andrea Forgione (Padre di Agnese), Massimo Puppo Pacuvio (cineoperatore), Giancarlo Zanardo . (Francesco Baracca)
Soggetto
Italia del Nord, tra la fine della Grande Guerra e fino al 1933. 15 anni dentro un momenti di epocale importanza attraverso il destino di tre ragazzi, Guglielmo Luciano fratelli tornati dall'Argentina per arruolarsi come volontari, e Fiorello La Guardia, figlio di emigranti italiani arrivato anche lui per partecipare alle operazioni insieme ad un centinaio di americani...
Valutazione Pastorale
Siamo ancora all'interno delle commemorazioni del Centenario della Prima guerra mondiale. Il film costeggia l'ultima parte di quegli episodi, spingendosi poi anche un po' oltre fino al 1933. Il grosso però resta attaccato ad alcuni momenti finali del conflitto, e alla presenza e al ruolo di due protagonisti non poi così osservati: gli aviatori (meccanici e piloti) che resero possibile l'utilizzo di questi mezzi, e la crocerossine, donne coraggiose che si distinsero per valore e altruismo. Il particolare che caratterizza la produzione è che si tratta di un copione misto tra finzione e documento. Le parti tratte dal vero, provenienti dall'archivio dell'istituto Luce sono state infatti colorizzate per ottenere una migliore contemporaneità dell'immagine. Il risultato è tanto originale quanto curioso. L'effetto è certo quello di una migliore qualità visiva, a scapito forse di verità e realismo. Il copione non evita qualche scivolone nella commozione e nel banale, ma l'operazione resta coraggiosa e innovativa. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, realistico a adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in occasioni successive come proposta di taglio didattico ed educational per ragazzi e scuole.