Sogg.: Tod Carroll, Ted Mann - Scenegg.: Donald Cantbell, Ted Mann - Fotogr.: (Scope/a colori) Pierre Mignot - Mus.: Greg Sheldon - Montagg.: Elizabeth Kling - Dur.: 97' - Produz.: Lewis Allen, Peter Newman
Interpreti e ruoli
Daniel H. Jenkins (O.C.), Neill Barry (Stiggs), Damis Hopper (Sponson), Paul Dooley. (Randall Schwab), Jane Curtin (Elimore Schwab), Martin Mull (Pat Coletti), Ray Walston (Gramps), Cinthia Nixon, Louis Nye, Mellin Va Peebles
Soggetto
Oliver soprannominato O.C. e Stiggs sono due ragazzi molto amici fra loro, che vivono in una cittadina dell'Arizona. O.C. abita col vecchio nonno arzillo, ma un po' svanito, il quale ridotto in miseria da un cattivo assicuratore, Randal Schwab, è costretto ad andare all'ospizio. Per questo motivo Schwab è odiato dai due ragazzi, che perseguitano in mille modi sia lui che la sua stramba famiglia. Un giorno essi portano in dono alla figlia di Schwab per le sue nozze una vera mitragliatrice, e un'altra volta attaccano la lussuosa villa del loro nemico con armi vere e fuochi d'artificio, aiutato da un amico pazzoide, Sponson, che commercia in residuati bellici (oltre che in droga) e partecipa alle loro operazioni belliche con un elicottero. Naturalmente, alla fine della baraonda non ci saranno vittime, ma solo molti danni; però il borioso Schwab ha avuto una grande paura e ha cercato invano riparo nel suo rifugio antiatomico. Intanto i due ragazzi hanno conosciuto un celebre creatore di moda, Pat Coletti, al quale hanno per caso suggerito il nome per la sua prossima collezione, e Oliver ha iniziato una storia d'amore con una bella ragazza, Michelle. Poiché Coletti compensa i suoi ispiratori con una grossa somma di denaro, il nonno di O.C. può lasciare l'ospizio e tornare a vivere in casa col nipote, portandosi dietro una graziosa infermiera personale.
Valutazione Pastorale
un film inconsistente e insopportabile, senza spirito, che dispiace veder firmato da Altman, autore discontinuo, certo, ma che ha dato opere importanti. Questa, però, è un vero fallimento: va avanti per forza, in un clima demenziale, nel quale non riesce a raggiungere nè ritmo, nè trovate brillanti, né comicità. Se il film voleva poi essere una satira dell'America moderna presentando i due ragazzi come giovani giustizieri, contro i ricchi moralmente negativi (Schwab è fanatico seguace di un estremista politico, che parla alla televisione; sua moglie è sempre ubriaca; i loro figli sono quasi idioti), il risultato finale non mette certo in risalto tale intento, perché vediamo solo una gran confusione, in cui si riesce a stento a seguire una trama troppo esile sgangherata, senza trovare motivo di riflessione, nè di divertimento, ma solo noia.