Orig.: Italia (1999) - Sogg.: Lino D'Angiò, Alan De Luca - Scenegg.: Lino D'Angiò, Alan De Luca, Vinicio Canton, Eleonora Fiorini, Rosanna La Monica, Dante Palladino - Fotogr.(panoramica/a colori): Romano Albani - Mus.: Antonio Onorato - Montagg.: Erika Manoni - Dur.: 100' - Produz.: Marco Poccioni e Marco Valsania per Rodeo Drive.
Interpreti e ruoli
Lino D'Angiò (Vincenzo), Alan De Luca (Michele), Christiane Filangieri (Marina), Nuccia Fumo (nonna di Michele), Olimpia Di Maio (madre di Michele), Peppe Lanzetta (Carmine), Ingrid Sansone (Paola), Laura Trochel (mamma di Vincenzo), Andrea Bove. (Francesco), Maria Del Monte (zia di Michele), Gianni Parisi . (assessore al Comune)
Soggetto
Due napoletani a Milano, oggi. Vincenzo ha vissuto fin da piccolo nel capoluogo lombardo, dove si é felicemente integrato; il secondo é arrivato da qualche anno per fare il cantante nel piano bar dello zio e sogna un successo che tarda ad arrivare. Vincenzo é fidanzato con Marina ma di recente qualche difficoltà sta sorgendo tra i due. Vincenzo si vede affidato l'incarico di seguire come responsabile il programma informatico in base al quale si svolgerà un concorso per vigili urbani. Il particolare consiste nel fatto che questo concorso é bandito dal comune di Napoli e Vincenzo dovrà pertanto recarsi nella città partenopea. Marina non vuole seguirlo e i due arrivano ad una brusca rottura. Michele e Vincenzo si incontrano nel palazzo dove abitano e,con grande disappunto del secondo, va a finire che partono insieme per Napoli. Michele va a trovare i parenti che pensano si sia affermato nel mondo della canzone. Vincenzo segue la preparazione del concorso ma intanto pensa a come riappacificarsi con Marina. Deluso e senza lavoro, Michele pensa di partecipare al concorso sul quale si addensano imbrogli e doppi giochi. Quando arriva il momento, Michele decide di rinunciare. Elogiato per il lavoro svolto, Vincenzo riesce a recuperare il rapporto con Marina, poi lascia l'incarico nella ditta. Nel frattempo Michele torna a Milano. Tre mesi dopo, Paola, conosciuta tempo prima, svela l'identità dello zio Peppino che mandava sempre le mozzarelle a Michele: é Peppino Di Capri che ora chiama Michele e Napoli e lo fa diventare un famoso cantante.
Valutazione Pastorale
Il film é firmato da tre esordienti. Lino D'Angiò e Alan De Luca sono attori cabarettisti di grande successo nei teatri napoletani e volti molto conosciuti di una rete televisiva locale. Stefano Bambini é musicista, attore e collaboratore della sede RAI di Napoli. Insomma come già capitato in numerose, recenti occasioni, il successo televisivo apre la strada al cinema. Ma i risultati restano altrettanto incerti. Anche qui si intuisce che gli attori hanno una indubbia carica di simpatia, una verve spontanea, una gestualità istintiva e autentica. Ma tutto finisce lì. La storiella é fragilissima, qualche venatura di malinconia si perde dentro una comicità esile e ripetitiva, il tono del racconto é lento e noioso nella prima parte, leggermente più vivace nella seconda. Le immagini sono assemblate senza un ritmo che le sostenga, il film va avanti blandamente fino ai titoli di coda che sono forse la cosa più riuscita. Dal punto di vista pastorale, non si può fare a meno di valutare il film come futile, evidenziandone il taglio sostanzialmente semplice.
UTILIZZAZIONE: inquadrato come futile, ossia privo di motivi precisi e sostanziosi di coinvolgimento, il film può essere proposto in quella schiera ormai ampia di prodotti che disegnano la mappa del rapporto cinema-televisione nell'Italia anni Novanta.