Sogg. e Scenegg.: Cameron Crowe - Fotogr.: (panoramica/a colori) Laszlo Kovacs - Mus.: Richard Gibbs, Anne Dudley - Montagg.: Richard Marks - Dur.: 100' - Produz.: Gracie Films
Interpreti e ruoli
John Cusack (Lloyd Dobler), Jone Skye (Diane Court), John Mahoney (James Court), Lily Taylor (Corey Flood), Amy Brooks (D.C.), Pamela Segal (Rebecca), Jason Gould (Mike Cameron), Loren Dean (Joe), Glenn Walker Harris Jr. (Jason)
Soggetto
Diane Court, figlia diciottenne di genitori separati, è la pupilla di suo padre James, cui è affidata. È una bella figliola, la migliore della sua classe, coccolata in casa, rispettata da tutti, soprattutto adorata da papà, che la ritiene e vuole destinata ad alte mete. Si innamora di lei un bravo ragazzo (Lloyd Dobler), molto semplice, di modesta estrazione, ma volenteroso al massimo e lei fa presto a ricambiarlo, toccata com'è dall'affetto sincero che egli le dimostra, malgrado l'ostilità più o meno palese del padre. Improvvisamente Diana riceve una magnifica notizia: ha vinto una borsa per completare i suoi studi presso una Università in Inghilterra. Ai due giovani restano ora solo tre mesi. Poi si vedrà. Ma Court viene improvvisamente a trovarsi in grossi guai con il fisco: egli gestisce una casa di riposo per anziani agiati ed è stato accusato di aver lucrato forti somme per essersi fatto nominare beneficiario di un mucchio di dollari al momento dei singoli decessi. Per Diana, che si è fatta del padre una immagine-modello e che lo ama molto, il colpo è duro. Messo alle strette e tacciato di insincerità, Court non può negare la verità, ma tenta di persuadere la figlia che la notevole somma da lei scoperta in casa forzando uno scrigno era solo destinata a lei ed al suo più fortunato avvenire. Mentre il fisco addiviene ad un compromesso e James Court comincia a scontare in prigione la pena inflittagli, non resta a Diana che rifugiarsi in Lloyd, anche se suo padre ha in sostanza sempre disprezzato i modesti orizzonti del ragazzo. Ma Llody ha una sua salda morale ed una propria volontà: partirà per l'Inghilterra con Diana, perchè quell'amore è per ambedue troppo importante e lui troverà un qualsiasi lavoro, pur di proteggerlo ed essere vicino a Diana.
Valutazione Pastorale
commedia con pretese di approfondimenti psicologici, che si risolve in storiella uggiosa, una mistura fra possessività paterna e devozione filiale, una discreta truffa da un lato e un amoretto dall'altro, onesto e puro fra una ragazza agiata, vezzeggiata e idolatrata da papà (che la destina ad un avvenire specialissimo) ed un ragazzo buono e volitivo. Film purtroppo assai sciapo e immerso in certo infantilismo come in numerose banalità per non parlare di quel padre che, spingendo i suoi amministrati a lasciarlo erede, tiene in casa in un cofanetto ligneo mazzette di dollari (neppure tanti, fra parentesi, e improduttivi) destinati alla diletta figlia. In sostanza una storia che non riserva sorprese e che, invece, pare sia sembrata genialissima e stimolante a chi l'ha scritta, sceneggiata e diretta. Quanto agli attori, scorretto come personaggio, ma corretto come interprete il padre (John Mahoney).