Orig.: Stati Uniti (2007) - Sogg.: Eddie Murphy & Charlie Murphy - Scenegg.: Eddie Murphy & Charlie Murphy, Jay Scherick & David Ronn - Fotogr.(Panoramica/a colori): Clark Mathis - Mus.: David Newman - Montagg.: Ned Bastille - Dur.: 102' - Produz.: John Davis, Eddie Murphy.
Interpreti e ruoli
Eddie Murphy (Norbit/Rasputia/Mr. Wong), Thandie Newton (Kate), Terry Crews (Big Jack Latimore), Clifton Powell (Earl Latimore), Lester "Rasta" Speigh (Blue Latimore), Cuba Gooding Jr. (Deion Hughes), Marlon Wayans (Buster)
Soggetto
Nell'orfanotrofio in cui è cresciuto, Norbit fa amicizia con Kate, una piccola coetanea, che però di li a poco viene adottata. Diventato il bersaglio di altri ragazzini, Norbit viene difeso dalla grossa e vigorosa Rasputia, dieci anni. Da lei non si stacca più. Cresciuti, i due si sposano e i tre, enormi fratelli della moglie vigilano sul matrimonio. Quando Kate riappare in città, decisa a rilevare l'orfanotrofio ora in vendita, Norbit cade in preda a forti emozioni. Ingabbiato da Rasputia, deve passare una interminabile, intricata serie di equivoci (il losco Deion voleva sposare Kate per intascarne i soldi e fare uno strip-bar al posto dell'orfanotrofio) prima di far trionfare la verità e riuscire a liberarsi dell'ingombrante moglie e dei suoi fratelli. Ma ora Norbit e Kate possono sposarsi davvero sotto quell'albero dove, da bambini, si erano scambiati un anello in forma di dolce.
Valutazione Pastorale
Eddie Murphy é certamente bravo nel triplice ruolo di Norbit, della debordante Rasputia e del titolare dell'orfanotrofio (dai lineamenti orientali ma doppiato in napoletano). E' bravo e altrettanto certamente la sua bravura si spreca al servizio di una storiellina che punta su un umorismo greve e sbracato, di sicuro reso inevitabile dalle enormi dimensioni della donnona-moglie. Qualche battuta, qualche gesto, alcuni passaggi sono senza dubbbio sopra le righe, ma non sembra che siano da ravvisare cattiveria moltiplicata per disturbare, o momenti ributtanti tipo "Borat". Si resta a livello di goliardata, e la sequenza forse meno controllata é quella finale all'interno della chiesa. Nascosto nei lazzi della farsa, qualche simpatia la coglie anche il personaggio Norbit, vittima-prototipo, magari eccessivo ma non del tutto campato in aria, di un matriarcato che toglie gli spazi per il respiro: timido, sottomessso, impaurito. Qua e là si fa il tifo per lui. In ogni caso, dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inconsistente e nell'insieme segnato da grossolanità.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo conto di quanto detto sopra in merito al tipo di comicità espressa dal racconto. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.