Orig.: Italia (2010) - Sogg. e scenegg.: Emidio Greco dal racconto omonimo di Franco Lucentini - Fotogr.(Panoramica/a colori): Francesco Di Giacomo - Mus.: Luis Bacalov - Montagg.: Bruno Sarandrea - Dur.: 86' - Produz.: Emanuele Nespica, Gianluca Arcopinto, Marco Ledda per La Fabbrichetta srl. in collaborazione con RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
Giuseppe Battiston (il professore), Ambra Angiolini (la marchesa), Giorgia Salari (Lea), Annapaola Vellaccio (Gina), Francesca Fava. (Wanda), Iaia Foret . (la signora)
Soggetto
Il "professore" vive in una casa d'appuntamenti dove viene utilizzato come tuttofare. Un giorno va in ospedale a trovare la Marchesa, una prostituta della casa che ha tentato il suicidio per uan delusione d'amore. L'incontro si ripete per altri giorni e poi i due vanno insieme a visitare gli scavi della Villa Adriana a Tivoli. Tra i due sembra nascere una inedita intesa...
Valutazione Pastorale
Ispirandosi al racconto omonimo di Franco Lucentini, Greco compone un'opera delicata e straniata, un poemetto in immagini affidato a sguardi ed espressioni che dicono tante parole usandone pochissime. Lavorando per sottrazione, componendo uno scorrere temporale timido e vigoroso, catturando gli spazi dei chiaroscuri esistenziali più nascosti, la regia fa parlare il dolore nascosto di uomini e donne spesso tenuti ai margini: un farsi avanti sottotono, incerto, quasi timoroso, ma puro, candido, forte. Greco ha l'impudente coraggio di fare un cinema che parla dell'umanità quotidiana senza urlare nè gridare, solo guardando dentro la storia, le cose, la nostra civiltà passata. Un film difficile e 'moderno', mai così necessario e che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e certamente poetico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, anche se il suo proporsi in modo acuto e particolare lo rende forse maggiormente fruibile in occasioni mirate, proiezioni di cineforum, cinema d'essai, rassegne.