Orig.: Finlandia (1996)- Sogg. e Scenegg.: Aki Kauri-smäki - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Timo Salminen - Mus.: Autori vari - Montagg.: Aki Kaurismaki - Dur.: 101' - Produz.: Sputnik Oy - Distri-buz.: Academy pictures (1997)
Interpreti e ruoli
Kati Outinen (Ilona), Kari Väänänen (Lauri), Elina Salo (Rouva Stömolm), Sakari Kousmanen (Melartin), Matti Onismaa . Markku Peltola (Forsstrom), Matti Pellonpää (LaJunen), Markus Allan (Lapsi Valokuvassa), Shelley Fisher, Solmu Mäkelä, Outi Mäenpää, Esko Nikkari, Sulevi Peltola, Vesa Mäkelä, Terro Jartti.
Soggetto
Ilona, la moglie, lavora come capocameriera in un ristorante con molti dipendenti. Lauri, il marito, fa il conducente di autobus. Un giorno l'a-zienda comunica di dover effettuare dei licenziamenti, si fa un sorteggio e Lauri viene licenziato. Superato il primo istante di abbattimento, comincia a cercare qualche altra occupazione e, orgogliosamente, rifiuta il sussidio di disoccupazione. Pensa di averla trovata come autista di pullman turistici, ma il primo giorno di lavoro viene dichiarato inabile. Poco dopo anche il risto-rante va in crisi, e Ilona perde il posto. Non è facile trovarne un altro dello stesso livello, e Ilona si adatta anche a fare la cameriera semplice, risponde a qualche inserzione, viene raggirata, accetta l'impiego in un locale dove il proprietario ha problemi con la legge. Lauri, in piena crisi, va via di casa, è pestato dai gangster ma poi torna dalla moglie. Finchè la proprietaria del vecchio locale decide di tentare ancora, apre un nuovo ristorante nel quale assume tutti e due. Il giorno dell'apertura, dopo qualche incertezza, la sala si riempie. Lauri e Ilona guardano con gratitudine verso il cielo.
Valutazione Pastorale
al centro del film c'è l'argomento "disoccupazione", un problema che, sia pure a livelli diversi, è comune in gran parte del mondo. Geograficamente siamo in Finlandia, e il taglio scelto dal regista per affron-tare l'argomento non è economico ma mentale, interiore: per capire come influisce l'essere senza lavoro sulla vita quotidiana, sugli affetti, sui rapporti sociali e familiari. Dal punto di vista pastorale, il film merita molta attenzio-ne. La storia diventa esemplare della parabola di una coppia senza amore che, di fronte alle avversità, trova la forza per creare una nuova solidarietà e nuovi sentimenti. Tutto senza gridare, ma attraverso silenzi, sguardi, piccoli gesti, col dolore trattenuto e vinto dalla fiducia in qualcosa di superiore. Il finale positivo non è posticcio ma dà maggior vigore alla problematicità del-la storia.
Utilizzazione: per stile di racconto e ambientazione, il film potrebbe risultare una interessante proposta in programmazione ordinaria al di fuori dei consueti titoli. Da utilizzare ampiamente in contesti più ristretti per riflet-tere sugli argomenti accennati: lavoro, società, famiglia, coppia e altri.