OLTREMARE

Valutazione
Discutibile, scabrosità
Tematica
Emigrazione, Lavoro, Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Nello Correale
Durata
95'
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Italia
Distribuzione
United International Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Nello Correale, Laura Fischetto Nello Correale
Musiche
Carlo Siliotto
Montaggio
Rita Rossi

Orig.: Italia (1998) - Sogg.: Nello Correale - Scenegg.: Nello Correale, Laura Fischetto - Fotogr.(Panoramica/a colori): Gino Sgreva - Mus.: Carlo Siliotto - Montagg.: Rita Rossi - Dur.: 95' - Produz.: Lello Saragò per Alto Verbano.

Interpreti e ruoli

Tiziana Lodato (Palmina), Marco Bonini (Antonello), Nicola Di Pinto (Ignazio), Salvatore Messina (Tommasino), Iaia Forte (Pina), Ida Di Benedetto (Gemma), Luca Zingarelli (Nicola), Leo Gullotta, Luigi Burruano

Soggetto

Alla fine dell'Ottocento la giovane Palmina vive in un povero paesino della Sicilia attraversata dai primi fermenti sociali (i 'fasci' siciliani). Palmina ha sposato per procura un italiano residente in America. Il sogno di raggiungerlo negli Stati Uniti sembra prendere corpo quando in paese arrivano due uomini che dicono di essere pronti ad organizzare un viaggio clandestino verso il nuovo mondo. A Pamina si uniscono Antonello, che é innamorato di lei e vuole starle vicino, e zi' Gnazio, un ex garibaldino deluso accompagnato da Tommasino, un ragazzino rimasto orfano. All'ultimo salgono anche Gemma, una prostituta di età matura che Gnazio aveva conosciuto anni prima, e Pina, una giovane aspirante attrice. I problemi cominciano subito. I due loschi figuri che avevano fatto grandi promesse rimangono uccisi in una lite. La nave risulta essere un piccolo piroscafo. Il gruppo salpa e, dopo aver passato grandi difficoltà, una mattina qualcuna grida: Terra!". Tutti scendono, vedono vicino alla spiaggia gruppi di cowboy e indiani e pensano all'America. Ma non è così: il piroscafo è arrivato solo in Toscana, in Maremma. Qui si sta allenando per lo spettacolo il circo di Buffalo Bill. Accolto da alcune famiglie locali, il gruppetto resta sul posto. E quel luogo, in omaggio alla meta mai raggiunta, viene chiamato La California.

Valutazione Pastorale

Ci sono, alla base, cronache autentiche di quel periodo di fine Ottocento: quasi uno spicchio di quel vasto fenomeno sociale che fu l'emigrazione italiana a cavallo tra 19° e 20° secolo, con dentro tante storie, vicende, situazioni quasi sempre dolorose e difficili. E' vero anche quell'approdo sbagliato in Toscana: la località chiamata 'La California' esiste realmente difronte al mare. Occasione dunque per riprendere contatto con un passato storico, sociale e culturale da parte di molti oggi dimenticato. Il film è ben girato, gli 'esterni ' hanno luci e cromatismi suggestivi, c'é un certo taglio di denuncia, una sincera volontà di restituire il senso di quei momenti difficili. Manca un più convincente contrasto drammaturgico, ci sono dialoghi sterotipati e qualche luogo comune sui caratteri dei personaggi: alcuni attori non appaiono al meglio sul piano della recitazione. Film squilibrato, dunque, e occasione sostanzialmente mancata. Dal punto di vista pastorale, ci sono elementi buoni ed altri meno validi: discutibile con qualche momento di scabrosità.

Utilizzazione

più che in programamzione ordinaria, il film può essere utilizzato come occasione di recupero di un periodo poco noto di storia italiana di cento anni fa.

Le altre valutazioni

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