Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg. e scenegg.: David Seltzer - Fotogr.(Panoramica/a colori): Jonathan Sela - Mus.: Marco Beltrami - Montagg.: Dan Zimmerman - Dur.: 110' - Produz.: John Moore, Glenn Williamson.
Interpreti e ruoli
Liev Schreiber (Robert Thorn), Julia Stiles (Katherine Thorn), Mia Farrow (sig.ra Baylock), David Thewlis (Jennings), Pete Postlethwaite (padre Brennan), Michael Gambon (Carl Bugenhagen), Seamus Davey-Fitzpatrick (Damien), Marshall Cupp (Steven Haines), Reggie Austin . (Tom Portman)
Soggetto
Kathryn partorisce un bambino che però poco dopo muore. Il marito Robert Thorn, diplomatico americano, esita a darle la triste notizia, seguente a due interruzioni di gravidanza. Accetta allora il consiglio di padre Spiletto, un prete dell'ospedale, e riconosce un altro neonato che invece ha perso la mamma al momento della nascita. Quando sta per compiere sei anni, il bambino, di nome Damien, comincia ad assumere strani atteggiamenti, inquieti, duri, minacciosi. Mettendo insieme tanti, successivi indizi, Thorn deve convincersi che quel bambino é il nuovo Anticristo a lungo profetizzato. Non riuscendo a domarlo, un giorno lo segue in chiesa e sta per colpirlo a morte, quando entra la polizia, spara, e Thorn muore. Damien ora si trova mano per mano con il Presidente degli Stati Uniti.
Valutazione Pastorale
Di questo remake de "Il Presagio (di Richard Donner, 1976 con Gregory Pech e Lee Remick) non si avvertiva in alcun modo la necessità. Si è voluto tuttavia dare maggior fiato ad una tendenza orrorifica-spiritualistica-apocalittica che in America e in altre parti del mondo ha trovato nuovo vigore all'indomani dell'11 settembre. Si è così caduti di nuovo in un trito, insistito, stucchevole repertorio di profezie e superstizioni, a metà tra storia, riferimenti biblici, insulsaggini letterarie. Su queste premesse il regista costruisce poi una storia dal fiato corto, tutta stanze buie, pioggia, improbabili campagne di Cerveteri riciclate nei dintorni di Praga. Un prodotto modesto ma che, come al solito, non esita a stravolgere le figure del Cristo, della Chiesa, della religione. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile, e del tutto negativo.
UTILIZZAZIONE: é da evitare sia in programmazione ordinaria che in altre circostanze. Molta attenzione é da tenere per i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.