Orig.: Italia (2003) - Sogg.: Roan Johnson - Scenegg.: Angelo Carbone, Roan Johnson, Lucio Pellegrini - Fotogr.(Scope/a colori): Gherardo Gossi - Mus.: Giuliano Tavani - Montagg.: Walter Fasano - Dur.: 96' - Produz.: Fandango, RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
Jacopo Bonvicini (Davide), Edoardo Gabriellini (Luca), Violante Placido (Viola), Elio Germano (Doveri), Paolo Sassanelli (tenente Lusotto), Toni Bertorelli (padre di Davide)
Soggetto
Il 24 giugno 2001 a Davide, studente alla Normale di Pisa, manca solo un esame prima della laurea. Un giorno, per seguire una ragazza che lungo il corridoio gli ha lasciato un volantino, entra nell'aula dove si sta svolgendo la riunione di un collettivo politico. Sollecitato dalla ragazza, che si chiama Viola, e da Luca, il leader, Davide indica in Mompracem il nome che il gruppo potrà assumere in vista delle imminenti azioni di protesta. Occupato abusivamente un casolare di proprietà dello Stato, i giovani vengono fatti sgombrare dalla polizia che li porta in caserma, li identifica e poi li rilascia. Intanto Davide non si è presentato all'esame, e al padre venuto a trovarlo fa credere che tutto è andato bene. Il collettivo, tra divergenze e qualche tensione, pensa a nuove azioni dimostrative. Entrati un un nuovo locale, i ragazzi ne fanno un centro di aggregazione molto frequentato ed è da qui che cominciano a pensare di preparare la marcia per l'imminenete riunione del G8 a Genova. Entrato in urto con gli altri, Luca parte da solo per il capoluogo ligure. Il resto segue pochi giorni dopo. Davide perchè è in programma il secondo appello dell'esame. Si presenta e quando gli dicono che il professore ha spostato l'orario, si infuria, rinuncia, cerca di raggiungere Genova. Non ci riesce e per radio apprende la notizia della morte di un giovane. Arriva in città, resta coinvolto nelle retate in una scuola, subisce le percosse della polizia. Il padre arriva e lo riporta a Pisa. A ottobre Davide supera l'esame due volte rimandato, trova un lavoro in biblioteca, incontra una delle ragazze del gruppo che gli dice notizie degli altri. Tutti e due sperano di cambiare le cose in Italia.
Valutazione Pastorale
Avvenimenti recenti quelli del 2001, eppure proposti come già 'storicizzati': la voce f.c. di Davide che racconta; il resoconto su quello che hanno fatto 'dopo' i protagonisti; il ralenti finale sul gruppo felice e pieno di speranze costruiscono una sorta di "American graffiti", avvalorata dalla scelta del cinemascope e di una resa visiva molto 'ariosa'. Finiscono tuttavia qui i pregi di un copione che, non nascondendo di partire da una ben precisa posizione politico-culturale, fa grandi sforzi per non restare impantanato nelle secche dell'ideologia: in qualche occasione riuscendoci (quando esamina le dinamiche tutt'altro che scontate all'interno del centro sociale: luogo dove si esorcizzano insicurezze personali e la paura di dover fare i conti con se stessi e con la realtà), più spesso fallendo perchè dedito a descrivere una realtà precisa e limitata, senza mai spiegare le motivazioni profonde di certe scelte. Lo svolgimento quindi si fa slegato, il quadro generale diventa circoscritto e parziale, si procede più per ovvie ammissioni che non per una sofferta elaborazione dialettica o critica. Così proposto il film, per quanto significativo su fatti che tutti coinvolgono, resta incompiuto e, dal punto di vista pastorale, é da valutare come inconsistente e nell'insieme velleitario.
UTILIZZAZIONE: sia in programmazione ordinaria sia in altre occasioni, il film può essere utilizzato, tenendo ben presente quanto detto sulla limitatezza delle motivazioni e degli obiettivi.
