Sogg.: tratto dal romanzo di Vicente Blasco Ibañez - Scenegg.: Rafael Azcona, Ricardo Franco, Thomas Fucci - Fotogr.: (panoramica/a colori) Antonio Rios - Mus.: Jesus Gluck - Montagg.: Josè Antonio Rojo - Dur.: 99' - Produz.: Josè Frade
Interpreti e ruoli
Christopher Rydell (Juan Gallardo), Sharon Stone (Sol), Ana Torrent (Carmen), Guillermo Montesinos (Garabato), Albert Vidal (Nacional), Simon Andreu (Antonio), Antonio Gonzales Flores (Chiripa), Margarita Calahorra, Jose Luis De Vilallonga
Soggetto
il giovane aspirante matador Juan Gallardo è sorpreso a toreare di notte nella proprietà di Sol, affascinante ed eccentrica bionda ispanoamericana che lo sottrae all'ira dei suoi guardiani. Uno di questi, che ha notato le qualità del ragazzo, lo mette in contatto con il proprietario di un bar, Nacional, che ha una scuola per toreri. Figlio di un matador morto nell'arena, Juan è osteggiato dalla madre, che si è risposata. Ha anche una fidanzata, Carmen ma il padre di lei gli è ostile. Al primo fortunato combattimento nell'arena, però, tutto cambia: il pubblico lo applaude, il patrgno lo accoglie a casa come un trionfatore; solo la madre e Carmen sono, ovviamente, preoccupate. Ad una festa rivede Sol, ma al suo comportamento "machista" la donna risponde addirittura con uno schiaffo. Frattanto Juan sposa Carmen, e durante una fortunata corrida salva la vita ad un giovane che si lancia a sorpresa nell'arena. Sol, che è intervenuta ad applaudirlo e si è vista dedicare il toro, lo invita ad un party, nel quale nasce la folle passione che a poco a poco porterà Juan a trascurare la moglie e gli allenamenti. Lasciata Carmen, dopo un penoso confronto a tre, la situazione degenera. La maniera di toreare di Juan si modifica con lo stress ed il bere, mentre emerge proprio il giovane da lui a suo tempo salvato, Pepe Serrano, Gallardo diventa l'ombra di se stesso, mentre la superficiale e fatua Sol comincia a dar segni di insofferenza e finisce per tradirlo proprio con Pepe. Juan, dopo una notte di bagordi e dopo aver telefonato a Carmen, che lo respinge, entra nell'arena trasformato, tra le urla di scherno della folla. L'apparizione di Carmen, che ha avuto un ripensamento, sembra restituirgli l'antico vigore: ma improvvisamente il toro lo incorna ed egli muore sotto i ferri nell'infermeria mentre la folla inneggia al nuovo idolo del momento.
Valutazione Pastorale
se un ipotetico spettatore degli omonimi film degli anni passati potesse assistere al remake di Blood and Sand, dal celebre racconto di Ibañez, probabilmente inorridirebbe vista la pagliacciata, in bilico tra la telenovela e il filmino porno soft, combinata dal regista Javier Elorrieta, con questo ennesimo e del tutto inutile rifacimento. Innanzitutto il protagonista, Christopher Rydell, con le sue espressioni facciali, che dovrebbero esprimere l'arroganza tutta iberica del matador, sembrano uscite da un fumetto. Quanto alla Stone, pur avendo la scuola americana alla base della sua recitazione, non può che seguire la corrente che la disegna come la classica fatalona senza morale vista e rivista fino alla nausea. Questo risibile lavoro se non puntasse scopertamente a sollecitare certi pruriti che affliggono, a quel che pare, una fetta sempre più vasta di pubblico, potrebbe essere classificato come inconsistente, ma per la materia trattata va segnalato come licenzioso.