Orig.: Stati Uniti (2013) - Sogg.: Travis Beacham - Scenegg.: Travis Beacham, Guillermo Del Toro - Fotogr.(Panoramica/a colori): Guilermo Navarro - Mus.: Ramin Djawadi - Montagg.: John Gilroy - Dur.: 113' - Produz.: Thomas Tull, Jon Jashni, Guillermo Del Toro, Mary Parent - Anche in 3D.
Interpreti e ruoli
Charlie Hunnam (Raleigh Becket), Idris Elba (Stacker Pentecost), Rinko Kikuchi (Mako Mori), Charlie Day (dr. Newton Geiszler), Rob Kazinsky (Chuck Hansen), Max Martini (Herc Hansen), Ron Perlman (Hannibal Chau), Clifton Collins jr. (Tendo Choi), Burn Gorman (Gottlieb)
Soggetto
Numerose creature mostruose aliene, note come Kajiu, escono dagli abissi del mare e scatenano una guerra totale contro le città della Terra. Per combattere la minaccia vengono creati altri robot di grandi dimensioni: gli Jaegers, controllati simultaneamente da due piloti le cui menti sono legate da un ponte neuronale. Tuttavia all'inizio anche gli Jaegers sembrano essere inefficaci. Sull'orlo di una terribile sconfitta, al comandante delle forze di Terra non resta che affidarsi a due persone, Raleigh, ex pilota di Jaeger, e Mako, soldatessa ancora inesperta. Protesi nello sforzo decisivo, e con l'aiuto di uno Jaeger in apparenza obsoleto, i due riescono a sconfiggere il nemico. Almeno per il momento.
Valutazione Pastorale
Guillermo Del Toro, messicano di nascita, ha diretto, tra gli altri, "Il labirinto del Fauno", 2006, "Hell boy - The Golden army", 2008 (cfr. la fimografia). Si è imposto all'attenzione nell'ambito del thriller soprannaturale e fantascientifico, con venature horror. In questa nuova prova fa una precisa scelta di campo dentro l'avventuroso/catastrofico, inoltrandosi in quei territori nei quali è in gioco la salvezza del Pianeta Terra. Impressiona la capacità di costruire il copione quasi interamente su dei robot di dimensioni gigantesche e di saperli muovere con una dinamicità espressiva sempre più agitata e convulsa. Ma dietro le macchine, che si muovono senza limiti, c'è la mente dell'uomo, anzi ci sono uomini e donne, padri e figli, ciascuno con una storia precedente, un passato, rimpianti e rimorsi da ricordare o cancellare. Se l'umanità ancora una volta vince, è grazie alla mente, al cuore, al cervello di chi pensa e agisce: secondo un immaginario americano mutato nelle vesti ma sostanzialmente simile alla mitologia USA per eccellenza, quella del western. Certo Del Toro vi aggiunge un tono muscolare di implacabile rozzezza e virilità. Un'avventura dove alla guerra si risponde con la guerra, e vince chi si dimostra più forte. Forse il 'genere' sta per toccare il punto di non ritorno. Pronto a aprire nuovi confini. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e semplice quanto a svolgimento narrativo.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria. Una certa ripetitività della storia può consigliarlo ad appassionati di questo tipo di storie, forse anche ragazzi, relegando il tutto nel campo dell'avventura fracassona e improbabile.