Sogg.: Liberamente ispirato al romanzo "Great Expectations" di Charles Dickens - Scenegg.: Mitch Gla-zer - Fotogr.: (Scope/a colori) Emmanuel Lubezki - Mus.: Patrick Doyle -Montagg.: Steven Weisberg - Dur.: 111' - Produz.: Art Linson
Interpreti e ruoli
Ethan Hawke (Finnegan Bell), Gwyneth Paltrow (Estella), Hank Azaria (Walter Plane), Chris Cooper (Joe), Anne Bancroft (Nora Dinsmoor), Robert De Niro (Lustig), Josh Mostel (Jerry Ragno), Jeremy James Kissner, Raquel Beaudene, Kim Dickens, Nell Campbell, Gabriel Mick, Marla Sucharetza, Stephen Spinella.
Soggetto
Il piccolo Finn Bell, otto anni, vive in una cittadina sul golfo della Florida insieme alla sorella Maggie e allo zio Joe. Alcuni improvvisi avveni-menti sconvolgono la sua infanzia. Dapprima incontra un pericoloso evaso di nome Lustig che lo costringe ad aiutarlo nella fuga, poi viene chiamato nella fatiscente proprietà di Nora Dinsmoor, ricca signora in precario equilibrio mentale dal giorno in cui venne abbandonata sull'altare dal promesso sposo. Qui Finn conosce la nipote di Nora, l'undicenne Estella, bionda e già affasci-nante, e se ne innamora subito. Frequentando la ragazzina e la zia, Finn comincia a capire qual'è il suo sogno di adulto: dipingere per i ricchi, godere dei loro privilegi e amare Estella. Ma lei un giorno decide di andare a studia-re all'estero e parte per l'Europa senza salutare nessuno. Finn, deluso, vivac-chia alla meglio come pittore, finché, passati sette anni, riceve da un miste-rioso benefattore l'invito a tenere una personale a New York. Dopo qualche esitazione, Finn parte. In città incontra per caso Estelle, lei si fa fare un ritrat-to, Finn pensa di riprendere il rapporto, ma lei di lì a poco si sposa con un amico. Mentre è nel suo studio, Finn riceve la visita di un uomo anziano con la barba, che risulta essere Lustig, l'evaso che Finn aveva aiutato da piccolo e che era stato l'ideatore della mostra 'personale'. Lustig si allontana e, nella metro, viene ucciso da un sicario. Finn allora si trasferisce a Parigi, dove la sua pittura riscuote grande successo. Dopo dieci anni, torna in America, va nella cittadina in Florida. Ritrova lo zio Joe, che si è sposato. Nora è morta, Estelle ha divorziato. Finn arriva nella casa di Nora, vede Estelle con la figlia piccola a lei molto somigliante. Si guardano, si ritrovano.
Valutazione Pastorale
ispirato molto liberamente al romanzo Grandi speranze di Charles Dickens, il film si propone come il racconto del passaggio di un giovane idealista dalladolescenza alla giovinezza alletà adulta, attraverso sogni, speranze, delusioni, ambizioni e nel contrasto continuo tra la voglia di affermazione artistica e il richiamo dellamore assoluto per Estelle. Un tipico racconto di taglio popolare, segnato da eventi drammatici ma da toni soprattutto melodrammatici. Le emozioni sono enfatizzate, i sentimenti sono tirati in lungo con qualche incoerenza, i personaggi sono seguiti nelle reazioni immediate più che approfonditi nelle psicologie. Il proporsi come film facilmente leggibile e seguibile non va certo preso come un difetto. Dal punto di vista pastorale infatti, il film non propone situazioni negative, si segnala per alcuni pregi, tra cui lambientazione, la scenografia, la voglia di riscatto e di sincerità che caratterizza i protagonisti. Doverosa la segnalazione di riserve per la presenza di qualche scabrosità.
Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza dei minori. Da proporre in occasioni più ristrette, nellambito dei vari e diversificati rapporti cinemaletteratura, oppure come esempio anni Novanta di cinemamelò.