Orig.: Stati Uniti (2013) - Sogg.: tratto dal libro "Four Days in November: The Assassination of Persident John F. Kennedi" di Vincent Bugliosi - Scenegg.: Peter Landesman - Fotogr.(Panoramica/a colori): Barry Ackroyd - Mus.: James Newton Howard - Montagg.: Leo Trombetta - Dur.: 92' - Produz.: Tom Hanks, Gary Goetzman, Bill Paxton, Nigel Sinclair, Matt Jackson.
Interpreti e ruoli
Zac Efron (dott. Jim Carrico), Jackie Earle Haley (padre Oscar Huber), Marcia Gay Harden (infermiera Doris Nelson), David Harbour (ag. FBI Gordon Shanklin), Colin Hanks (dott. Malcolm Perry), James Badge Dale (Robert Oswald), Ron Livingston (James Hosty), Billy Bob Thornton (Forrest Sorrels), Jeremy Strong (Lee H. Oswald), Paul Giamatti (Abraham Zapruder), Jacki Weaver (Marguerite Oswald), Tom Welling (agente dei Servizi Segreti Roy Kellerman)
Soggetto
Dallas, 22 novembre 1963. Mentre saluta la folla dalla macchina scoperta, il Presidente Kennedy viene raggiunto da un proiettile. Ricoverato al Park Memorial Hospital, un equipe di medici, tra i quali il dott. Jim Carrico, si mette all'opera in un clima agitato, concitato, percorso da fremiti e paure. Nell'ospedale e fuori si agitano anche i destini di agenti dei servizi segreti, esponenti della polizia locale, addetti alla sicurezza. C'è anche Abraham Zapruder, che con la cinepresa 8mm ha ripreso le fasi dell'assassinio; e ci sono la madre e il fratello di Lee Oswald, arrestato come colpevole dell'azione omicida.
Valutazione Pastorale
Il film era in concorso all'ultima edizione della Mostra di Venezia. Ma poi non ha seguito la normale trafila distributiva. Nel giorno infatti del 50esimo anniversario della uccisione, RAI 3 lo ha trasmesso la sera, con successivo dibattito in studio. E' stata quindi confermata l'impressione che molti ebbero al Lido appena finita la proiezione stampa. La collocazione giusta è quella televisiva, dato che il film ha i ritmi e i toni del reportage. Realizzazione tesa e asciutta, quasi totale assenza di pathos emotivo. Operazione convenzionale ed essenzialmente celebrativa di un avvenimento che ha (forse) cambiato alcune pagine di storia. E allora perchè alla Mostra di Venezia? e, soprattutto, perché in concorso? Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, certamente realistico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e, più opportunamente come già avvenuto, in situazioni mirate per avviare riflessioni su quel tragico evento del novembre 1963.