Orig.: Italia (2013) - Sogg.: Marco Ponti, Elisa Amoruso e Francesca Manieri dal romanzo "Una passione sinistra" di Chiara Gamberale - Scenegg.: Marco Ponti - Fotogr.(Scope/a colori): Vladan Radovic - Mus.: Gigi Meroni - Montagg.: Clelio Benevento - Dur.: 91' - Produz.: Donatella Botti per Bianca Film con RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
Valentina Lodovini (Nina), Alessandro Preziosi (Giulio), Vinicio Marchioni (Bernardo), Eva Riccobono (Simonetta), Geppi Cucciari (Martina), Jurij Ferrini (Serge), Glen Blackhall (Andrea Splendore), Rosabell Laurenti Sellers (Angelica)
Soggetto
Alla morte del padre, Nina eredita una grande villa sul mare vicino a Roma. Ragazza idealista e attualmente impegnata nello staff del candidato sindaco per la sinistra al Comune di Roma, Nina è decisa a liberarsi di quel bene immobile per lei ingombrante. In questa occasione conosce Giulio, abile venditore di case e barche di lusso, e soprattutto uomo palesemente di destra. Cominciato all'insegna dell'odio reciproco, il rapporto tra Nina e Giulio procede tra alti e bassi sempre più sfumati. Fino a quando i rispettivi rapporti sentimentali non fanno esplodere le situazioni. Lo scrittore Bernardo, compagno di Nina, avvia una relazione con Simonetta, la ragazza di Giulio. I due nemici politici possono dare libero sfogo alla reciproca passione. Si piacciono, si amano, hanno un figlio, ma dopo aver messo in chiaro che non intendono rinunciare ai rispettivi ideali.
Valutazione Pastorale
Il punto di partenza è il romanzo "Una passione sinistra" scritto da Chiara Gamberale. Ponti (al terzo flm come regista dopo "Santa Maradona", 2001, e A/R Andata + Ritorno", 2004, dice che " la nostra ambizione era quella di raccontare con affetto e leggerezza due personaggi un po' prigionieri di un vecchio schema mentale e di provocare un loro incontro/scontro attraverso i meccanismi della commedia romantica. La collisione tra passione politica e passione amorosa diventa così il propellente per generare qualcosa che si spera possa essere un'Italia nuova, meno prigioniera di luoghi comuni e incapacità di agire". Sono obiettivi di cui conviene dare informazione, perchè rivelano il palese tentativo di fondere passato e presente, senza uscire dalla lezione, sempre preziosa, della commedia italiana. Le schermaglie sociali e culturali tra destra e sinistra si innestano su quelle sentimentali e deflagrano su uno sfondo ambientale che è quello di Roma (dell'Italia del 2013). Le diatribe politiche restano tutte nell'ambito del prevedibile, restano più oggetto di piccati sfottò che non di aspra polemica. Si resta nei contorni di una amabile accettazione dell'esistente, dentro la quale rientrano anche tradimenti, doppio giochi, qualche affrettata riflessione sui ruoli di maternità e paternità. Anche in questa occasione, la regia è lineare e scorrevole, non rischia sguardi incongrui, gli attori sono del tutto disponibili, il copione gioca più che può la carta dell'ironia consolatoria. E il film si fa vedere, restando, dal punto di vista pastorale, consigliabile e inevitabilmente segnato da superficialità.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, si tratta di un prodotto decoroso ma quasi sempre privo di fantasia o mordente. Qualche attenzione è da tenere per minori e piccoli (c'è qualche passaggio meno sorvegliato) in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.