Orig.: Italia (2018) - Sogg. e scenegg.: Riccardo Camilli - Fotogr.(Scope/a col): Alessandro Milo - Mus.: Francesco Tresca (canzoni di Fabio Verzillo eseguite da 16bit) - Montagg.: Riccardo Camilli - Dur.: 108' - Produz.: Riccardo Camilli e McFly con la collaborazione di Michelle Production Group - 63^EDIZIONE TAORMINA FILM FESTIVAL MENZIONE SPECIALE, 12^ EDIZIONE LECCE FILM FESTIVAL SELEZIONE UFFICIALE.
Interpreti e ruoli
Riccardo Camilli (Francesco), Claudio Camilli (Carlo), Tania Angelosanto . (Anna), Angela Ciaburri (Rosanna), Angelo Orlando (zio Rosario), Marianna Pistilli, Alessandra Ferro, Stefano Martinelli, Arianna Bonardi, Simone Destrero, Alessandro Mancini, Laura Nardi, Paolo Galli, Silvio Cafini, Ferruccio Lanza, Elisabetta Ventura
Soggetto
Roma, 1986. Francesco e Carlo, dodicenni, si divertono con mangianastri con i quali creano audioremix di televendite televisive e varie altre fantasie... Trenta anni dopo però...
Valutazione Pastorale
Dopo il prologo, l'azione si sposta con gli stessi protagonisti dalla metà degli anni '80 al terzo millennio. Ora Francesco è un uomo che non è riuscito ad evitare il crollo personale: la perdita del lavoro di insegnante di sostegno, la fine del rapporto con la moglie, la certezza di essere visto dalla figlia dodicenne come immaturo e perdente. L'amico Carlo in questo non è da meno. Devastato dalla depressione, vive quasi sempre chiuso in casa con la madre e con il rancore che li divide. Il ritrovamento casuale in macchina di una vecchia musicassette degli anni dell'adolescenza porta scompigli inattesi. Carlo sta per compiere un gesto estremo quando sente la voce del bambino di un tempo. Una trovata narrativa indirizza tra realtà e favola un copione che gioca bene le proprie frecce sul binario della nostalgia e del rimpianto. La radiografia di Carlo e Francesco è quella di due 'sconfitti' sulle macerie degli anni Ottanta, decennio che ha fatto tante vittime e lasciato poche speranze di rivincita. Si respira, è evidente, una forte aria 'morettiana', però meno divertita, più amara e quasi rassegnata. Dallo sfacelo di quei rapporti (familiari, culturali, professionali), sono scaturiti anni nei quali la confusione non è diminuita ma si è fatta più contorta. Scavo psicologico interessante, ritratti adeguati, identità individuale martoriata, vita sociale quasi inesistente. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, e nell'insieme brillante.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare i programmazione ordinaria e in successive circostanze per tornare ad affrontare temi, riflessioni, considerazioni sul controverso periodo degli anni '80/'90.