Orig.: Italia/Francia (2015) - Sogg.: Giuseppe M. Gaudino - Scenegg.: Giuseppe M.Gaudino, Isabella Sandri, Lina Sarti - Fotogr.(Scope/a colori): Matteo Cocco - Mus.: Epsilon Indi - Montagg.: Giogiò Franchini - Dur.: 109' - Produz.: Riccardo Scamarcio, Viola Prestieri per Buena Onda, Dario Formisano per Eskimo, Gaetano Di Vaio per Figli del Bronx Produzioni, Giuseppe M. Gaudino Isabella Sandri per Gaundrì, Giovanni Cottone per BEA PRODUCTION COMPANY, Gianluca Curti per Minerva Pictures Group, con RAI CINEMA - 72^ MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 2015, IN CONCORSO. COPPA VOLPI PER LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE FEMMINILE E PREMIO PASINETTI ALLA MIGLIORE ATTRICE A VALERIA GOLINO.
Interpreti e ruoli
Valeria Golino (Anna Ruotolo), Massimiliano Gallo (Gigi Scaglione), Adriano Giannini (Michele Migliaccio), Salvatore Cantalupo (Ciro Amoroso), Rosaria Di Cicco (direttrice Studio TV), Elisabetta Mirra (Santina Scaglione), Daria D'Isanto (Cinzia Scaglione), Edoardo Crò (Arturo Scaglione), Virginia D'Abbrescia (madre di Anna), Roberto Corcione (padre di Anna), Simona Capozzi (Assunta Amoroso), Sara Tancredi . (Anna bambina)
Soggetto
Anna, donna ormai matura, vive nella Napoli di oggi, caotica, complessa, disordinata. Accanto a lei ci sono da tempo il marito Gigi e i tre figli, uno, Arturo affetto da mutismo. Per lunghi anni Anna è stata spettatrice passiva di una quotidianità dentro casa che quasi la sfiorava. Ad un certo momento succede che la donna riesca a trovare un lavoro fisso come 'suggeritrice' in uno studio televisivo. Scatta in lei una sorta di esortazione a ricominciare da capo. La voglia di cambiare tutto va di pari passo con la decisione di ribellarsi ai modi violenti del marito, sempre più invischiato nella malavita cittadina. Lusingata, cede alla corte di Michele Migliaccio, un attore di fotoromanzi, lo segue ma anche con lui arriva una forte delusione. Non le resta che salvare se stessa e i figli. Magari riconquistando la pienezza di quel mare che passa davanti alla sua finestra e scorre impetuoso.
Valutazione Pastorale
Giuseppe M. Gaudino è autore tanto appartato quanto solitario e controcorrente. Due volte è stato presente alla Mostra del cinema di Venezia, con "Aldis" (1985) e con "Giro di lune tra terra e mare" (1998). Da sempre interessato ad un cinema dai risvolti variegati e mai omologabili, Gaudino recupera tante sue precedenti suggestioni nel film di oggi, soprattutto incentrato sul protagonismo di Napoli. Nato a Pozzuoli nel 1957, il regista osserva da vicino il microcosmo della propria città, incontenibile e intrattabile, come un vestito di Arlecchino fatto di stoffe variegate e colori impazziti. Anche Anna è Napoli, per tanti anni spettatrice passiva e ora desiderosa di ribellarsi, di partecipare, di esserci. La decisione arriva quando trova un lavoro fisso come suggeritrice in uno studio televisivo. Se nel lasciarsi andare al corteggiamento di Michele Migliaccio, attore di fotoromanzi, resta prigioniera di ingenuità e attese, tuttavia il corto circuito verso un nuovo futuro è difficile da fermare. Gaudino e i suoi cosceneggiatori conoscono bene l'impossibilità di contenere le cento Napoli in un quadro unico. Così lo schermo esplode per l'esubero di scelte narrative. Il regista fa ricorso al dramma, al melò, al fumetto, alla musica leggera vintage anni Sessanta (il Quartetto Cetra) per dare alla protagonista tante maschere e tanti caratteri. Anna una e centomila ma non nessuno. Anzi grinta e volontà per dire che le donne ci sono e forse salveranno Napoli. A questo sfaccettato personaggio, di non facile interpretazione e inseguito senza tregua da una regia nervosa, incalzante, di spietata mescolanza sogno/realtà, offre una nitida interpretazione Valeria Golino, opportunamente premiata con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla Mostra di Venezia 2015.
Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, lasciando aperta la possibilità di visioni in occasioni mirate (cineforum e altro...)dove affidare a dibattiti la riflessione sui molti argomenti trattati.