Orig.: Italia (2003) - Sogg.: Franco Battiato - Scenegg.: Franco Battiato, Manlio Sgalambro - Fotogr.(Panoramica/a colori): Marco Pontecorvo - Mus.: brani di repertorio di musica leggera e classica - Montagg.: Isabelle Proust - Dur.: 85' - Produz.: Francesco Cattini per L'Ottava.
Interpreti e ruoli
Corrado Fortuna (Ettore Corvaja), Donatella Finocchiaro (Mary), Lucia Sardo (Nerina), Tiziana Lodato (la vivace), Gabriele Ferzetti (Tommaso Pasini), Nicole Grimaudo (Raffaella), Rada Rassimov, Anna Maria Gherardi.
Soggetto
Sicilia, primi anni Cinquanta, quando 'Buongiorno tristezza' vince il festival di Sanremo ma l'avvenimento ancora non passa in televisione. Il piccolo Ettore vive con la mamma Mary, con le amiche di lei, con i piccoli passatempo in uso. Quando il padre Luigi torna dalla Francia, dove lavora, la moglie lo vede un giorno con l'amica, e lo mette di fronte con forza alle sue responsabilità, cercando tuttavia di non rovinare la famiglia. Ettore tuttavia non viene toccato da questi propblemi, cresce spigliato, aiutato sopratutto da Tommaso, colto e raffinato nobile del paese, che diventa la sua guida. A venti anni, in seguito alla morte del padre, Ettore decide di andare a Milano, dove Tommaso e la moglie gli hanno creato qualche contatto. Nella metropoli lombarda, Ettore trova lavoro, e nel resto della giornata medita e scrive. Se fin dalla fanciullezza la musica era stata il suo riferimento principale, ora avverte maggiore propensione per la letteratura. Così, dopo aver conosciuto la responsabile delle edizioni Twins e aver cominciato a frequentare un gruppo esoterico, Ettore pubblica il suo primo libro. Forte del successo ottenuto, Ettore torna in Sicilia. Qui però Tommaso lo rimprovera per aver seguito un tipo di scrittura lontano dallo stile europeo contemporaneo. Siamo a metà degli anni Sessanta. In paese, al bar, qualcuno commenta che Ettore prima o poi tornerà a vivere in Sicilia.
Valutazione Pastorale
Franco Battiato, cantante, siciliano, ora regista. Perchè? "Pittore, musicista, regista...In fondo è sempre la stessa cosa -dice- A volte ci si esprime attraverso la musica, altre realizzando un film, ma si tratta comunque di composizione. L'importante é utilizzare sempre il proprio linguaggio...Non è autobiografico, tranne l'esperienza: anch'io sono partito dalla Sicilia per andare a Milano, però luoghi e coincidenze sono raccontati in modo diverso. L'esigenza drammaturgica ha la meglio sulla verità, sulla realtà". Proprio questi due ultimi aspetti (verità, realtà) sembrano i più carenti. Il fatto è che Battiato, mentre ricostruisce con esattezza antropologica e quasi pittorica ambienti e atmosfere tra '50 e '60, mette in atto una furba operazione di memoria attraverso la quale prende le distanze dal protagonista ma non dal mondo che frequenta. Nella Milano letteraria-intellettuale degli anni Sessanta nasce quel gruppo di studiosi-pensatori-autori che, spaziando in vari campi, occupano tutti gli spazi disponibili e decretano per lumghi anni una sorta di egemonia culturale difficile da scalfire. Così il piccolo Ettore ricorda come un incubo le sveglie alla domenica mattina per andare tutti a messa, e ora, più libero, può avvicinarsi alle dottrine esoteriche: quelle fughe in un Oriente costruito a proprio uso e consumo, che però prevedevano sempre il ritorno a casa per raccogliere onori e allori. Non convince insomma che Battiato depisti lo spettatore con quella tecnica di de-costruzione narrativa che annulla il filo dei ricordi, spezza il flusso dei sentimenti, appiattisce l'ispirazione artistica sulla sua resa immediata, sui risultati tangibili che produce. Il film è girato con saggezza ma guarda al passato senza creare prospettive per il futuro. Per tutti questi motivi, dal punto di vista pastorale, è da valutare come discutibile, anche se per certi versi problematico.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza di minori. Da proporre in altre occasioni, come esempio di cinema sintesi di altri linguaggi: musica, (colonna sonora tutta d'epoca), letteratura, filosofie esoteriche; e come recupero storico dell'Italia tra anni '50 e boom economico.