Orig.: Italia (2001) - Sogg.: Aldo Tanchis, Enrico Pau - Scenegg.: Enrico Pau, Aldo Tanchis con la collaborazione di Maria Grazia Perria - Fotogr.(Panoramica/a colori): Gian Enrico Bianchi - Mus.: Giovanni Venosta - Montagg.: Carlotta Cristiani - Dur.: 91' - Produz.: Blu Film sas di Nadia Grippiolo e C.
Interpreti e ruoli
Claudio Morganti . (Claudio), Anna Scaglione (Sara), Carmine Recano (Nino), Davide Delogu (Giuseppe), Manuela Cau (Maddi), Vanni Fois (Trudu), Piero Marcialis (Melis), Maurizio Saiu . (Marco)
Soggetto
A Cagliari,oggi, nel mondo della boxe dilettantistica. In un palestra di periferia si allena Nino, un giovane di buon talento seguito con passione da Melis, ex campione d'Europa. Un giorno si presenta Giuseppe, qualche anno più di Nino, ragazzo dotato ma di carattere scontroso e troppo esuberante. Già procuratore di Nino, Claudio, promessa mancata del pugilato e ora dedito ad affittare appartamenti, lo diventa anche di Giuseppe. Maddi, la ragazza di Nino, è inquieta e insoddisfatta. Gli rimprovera di trascurarla e di non avere un lavoro nè un futuro. Maddi la sera canta in un locale. Giuseppe la incontra e i due escono insieme, fino ad avere una breve relazione. Siccome gli affari vanno male, l'organizzatore Trudu propone a Claudio di mettere in piedi un incontro tra i due ragazzi. Claudio dapprima rifiuta ma poi, messo alle strette, è costretto a cedere. Maddi intanto ha lasciato Nino e ha trovato lavoro in un centro commerciale. Il giorno dell'incontro, Nino all'inizio sembra in difficoltà sotto i colpi di Giuseppe, ma poi reagisce e vince con merito. Claudio, che aveva fatto delle promesse a Giuseppe, non vuole rassegnarsi alla sconfitta. Lo avvicina, lo consola e gli promette che farà di lui un bravo pugile in una palestra tutta nuova.
Valutazione Pastorale
Dice il regista Enrico Pau, nato a Cagliari nel 1956: "Perché Cagliari e il pugilato? Per raccontare questa città, così particolare nelle sue vedute e nei suoi umori eppure così simile a tanti grossi centri urbani di oggi. Per raccontare un ambiente vivo e stimolante, ricco di storie vicine a tutto il mondo e lontane dallo stereotipo della Sardegna agro-pastorale. Per scoprire che, se oggi nessuno fa più la boxe per mettere insieme pranzo e cena, c'è qualcuno che la fa per una 'fame' di valori".
Le premesse dunque, relativamente al quadro di fondo e all'argomento, erano del tutto interessanti. I risultati sono a metà tra l'inespresso e l'irrisolto. L'opera prima di Pau sconta l'urgenza di volere dire molte cose e di portarne a conclusione poche, di fare ricorso a suggestioni di altri celebri film a scapito di qualche accento più personale. In questa occasione però sembra di poter aggiungere che sulla misura ancora acerba e un po' grezza del racconto prevale la 'sincerità ' dell'approccio, l'intenzione di dare volto e immagine a personaggi e situazioni solitamente ignorati, tirandone fuori umanità e speranze. In questa prospettiva, dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, e nell'insieme rtealistico.
UTILIZZAZIONE: più che per la programmazione ordinaria, il film si indirizza ad occasione mirate, come ritratto italiano contemporaneo e nell'ambito del rapporto tra sport e società.